Sono le porte d’ingresso nelle città per turisti e lavoratori. Ma frequentemente anche zone di degrado, spaccio e criminalità, come confermano recenti episodi di cronaca nera: l’ultimo il 6 marzo intorno alla stazione Centrale di Milano, dove un uomo ha accoltellato sei passanti. Ora il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, vuole voltare pagina: nelle aree vicine alle principali stazioni ferroviarie di Roma, Napoli e Milano sarà così potenziata la presenza delle forze di polizia, che saranno ben visibili per alimentare la percezione di sicurezza dei cittadini. A prescriverlo è un’informativa che il titolare del Viminale ha inviato ai prefetti delle tre città. Piantedosi ha invitato i prefetti ad integrare i piani di controllo coordinato del territorio da parte delle forze di polizia, attivando nella zona delle stazioni servizi specifici di vigilanza con l’obiettivo di metterle più stabilmente in sicurezza e restituirle così “alla piena fruibilità da parte delle comunità di riferimento”.
L’operazione si dovrà fare insieme ai sindaci, che potranno attivare le polizie locali in supporto alle forze dell’ordine. Contemporaneamente, dovrà essere valorizzato l’impegno della Guardia di finanza sul fronte dell’azione di accertamento di tipo economico-finanziario nei confronti dei gestori di attività. La direttiva è stata adottata sulla scorta dei risultati già conseguiti grazie alle operazioni interforze ad “alto impatto” realizzate dallo scorso 10 gennaio nelle tre principali stazioni ferroviarie di Roma, Milano e Napoli e poi estese ad altri ambiti cittadini, interessati dal fenomeno della cosiddetta malamovida e dallo spaccio di droga. Si tratta di servizi straordinari di controllo del territorio che hanno visto l’impiego di personale della polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, con la collaborazione della Polizia locale e il concorso di altri enti (asl, ispettorati del lavoro, aziende municipalizzate), ed hanno consentito, secondo il Viminale, “di accrescere prevenzione e repressione delle diverse forme di illegalità”. Questi servizi saranno ripetuti in modo sistematico nelle prossime settimane.
Nelle operazioni svolte dal 10 gennaio al 17 marzo, sono state impiegate complessivamente 10.449 unità delle forze di polizia, cui si sono aggiunti 906 appartenenti alle polizie municipali di Roma, Milano e Napoli e 687 dipendenti di altri enti (aziende pubbliche, ispettorato del lavoro, asl). Sono state controllate in totale 93.459 persone, di cui 26.763 straniere, con 248 arresti e 1.243 denunciati. I controlli hanno riguardato anche 11.197 veicoli e 2.534 esercizi pubblici, dove sono stati individuati 419 lavoratori irregolari. Gli stranieri espulsi sono stati 266, 55 dei quali accompagnati presso i Centri di permanenza per i rimpatri. Sono state inoltre disposte 161 misure di prevenzione personale, 43 fogli di via obbligatori e 118 divieti di accesso alle aree urbane. Accertate anche 3.118 violazioni amministrative, oltre a 543 di natura fiscale. Infine, sono stati sequestrati denaro, merce contraffatta o insicura (tra prodotti alimentari, abbigliamento, giocattoli e altro), stupefacenti, veicoli e armi.