Oggi in Commissione Legalità, presieduta da Pasquale Esposito, nuovo incontro sul regolamento per disciplinare il trasferimento, la valorizzazione e la gestione dei Beni Confiscati alla criminalità del Comune di Napoli. Attualmente, il Comune di Napoli si basa esclusivamente sulle linee guida del 2019 approvate in Giunta, e l’obiettivo è adottare per la prima volta un regolamento specifico.
A tal fine l’Amministrazione ha avviato un ciclo di consultazione sui beni confiscati, coinvolgendo cittadini, associazioni e istituzioni.
Per la presidente del Consiglio Enza Amato l’obiettivo è arrivare a un documento che sia uno strumento amministrativo effettivamente utile per i soggetti che operano nell’ambito dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il regolamento deve chiarire le criticità che normalmente si affrontano in questo campo: accesso al credito, riqualificazione dei beni, durata dei contratti, ha spiegato Amato, elementi che saranno e sono oggetto del Regolamento da costruire insieme a coloro che poi dovranno utilizzarlo.
Durante gli incontri sul tema sono emerse le questioni principali come i costi, il coinvolgimento delle forze di polizia e le finalità economiche consentite per beni che, per la loro conformazione e natura, non potrebbero avere finalità diverse. Oggetto di particolare attenzione sono la difficoltà a reperire fondi per la ristrutturazione (per questo si chiede aiuto alla Regione o al ministero), la sanatoria semplificata degli abusi edilizi, laddove possibile. L’Assessore alla Legalità Antonio De Iesu ha ricordato i progressi compiuti nella gestione dei beni confiscati, sottolineando come si sia passati da una gestione frammentaria a un approccio più strutturato e trasparente. Particolare attenzione è stata posta sul tema delicato di mettere a reddito alcuni beni: per l’Assessore occorre definire una selezione rigorosa per beni che non possono avere altra destinazione e con obbligo di reinvestire le risorse per la manutenzione e per progetti qualificati con finalità sociali. Per De Iesu va verificata la deroga della cauzione in particolari casi. Ulteriori riflessioni sono sull’estensione della durata dell’assegnazione a dieci anni o quindici per beni più grandi. L’assessora all’Urbanistica e vicesindaco Laura Lieto ha posto l’accento sul grande potenziale di questi beni per rispondere alle emergenze sociali, sia improvvise che ordinarie. Ha, inoltre, ribadito l’importanza di valutare attentamente i costi di manutenzione, trattandosi di beni strategici del patrimonio indisponibile del Comune.
Per questi beni, ha spiegato l’assessore al Patrimonio e Bilancio Pier Paolo Baretta, occorre un piano di lavoro finalizzato all’acquisizione di risorse, sia pubbliche che private. Baretta ha annunciato che l’Amministrazione ha previsto di destinare una quota del prestito richiesto alla BEI ai beni confiscati.
L’assessore alla Legalità della Regione Campania Mario Morcone ha sottolineato l’importanza di non farsi vincolare eccessivamente dalle procedure amministrative, trattandosi di beni di provenienza criminale da riutilizzare per finalità pubbliche. Ha ribadito la necessità di demolire beni inutilizzabili, di estendere la durata delle assegnazioni e prevedere controlli rigorosi sull’effettivo utilizzo e sugli obiettivi raggiunti.
Il consigliere Catello Maresca (Gruppo Maresca) ha proposto di realizzare bilanci preventivi per la destinazione degli immobili e di assicurare un supporto tecnico per il reperimento delle risorse e la definizione delle finalità.
La consigliera Iris Savastano (Forza Italia) ha richiamato l’attenzione sulla trasparenza e sul monitoraggio, ribadendo la necessità di verificare periodicamente che i beni assegnati rispettino le finalità previste e generino un impatto positivo sul territorio.
Fabio Greco, Presidente della Municipalità 3, ha chiesto di valutare l’utilizzo dei beni confiscati per ospitare uffici comunali e sostenere le associazioni nei costi di ristrutturazione, favorendo la collaborazione tra Municipalità e associazioni locali.
Il Consigliere Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha sottolineato l’importanza della coprogettazione con i territori, invitando a destinare beni alle famiglie in situazioni di emergenza abitativa e a rafforzare il supporto finanziario per le manutenzioni.