“Crosetto ha espresso tutto il disagio della politica ed anche dei cittadini nei confronti di alcuni episodi”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando con i giornalisti a margine della visita a Caivano.
“Palamara, nel suo libro, racconta che alcuni magistrati dissero ‘Salvini è innocente ma bisogna attaccarlo’. Questa frase è blasfema e non c’è più nulla che disonori la toga di un magistrato che sapendo un persona innocente dice che bisogna attaccarla. È una ferita ancora aperta”, ha concluso il ministro.
“Crosetto di cui sono amico e con cui condivido tutte le cose che fa e che dice, ha espresso la perplessità e il disagio della politica in confronto ad episodi passati che hanno gettato un’ombra sulla imparzialità della magistratura”. Lo ha detto ad Aversa il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha proseguito spiegando di riferirsi, quando parla di ombre, “allo scandalo Palamara, che ha provocato una ferita che non è stata ancora rimarginata e che alimenta ancora oggi questa diffidenza nei confronti di alcuni magistrati, nella consapevolezza che la stragrande maggioranza della magistratura è ben lontana da simili esasperazioni”.
“La nostra non è una presenza formale. La presidente Meloni ha invitato ogni ministro a dare la propria testimonianza per le specifiche competenze”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando con i giornalisti a margine della visita a Caivano sulla polemica sollevata dal presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca sulla presenza degli esponenti del governo a Caivano.
“Oggi abbiamo celebrato un processo simulato che è stato un esempio di organizzazione, di sensibilità che dovrebbe essere recepito anche dai tribunali ordinari. Io sono grato agli organizzatori per averci dato questa possibilità”, ha concluso.
“La separazione delle carriere fa parte del programma”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando con i giornalisti a margine della sua visita a Caivano. Ma per essere efficace, ha aggiunto, “richiede una revisione costituzionale che transita attraverso un referendum. In questo momento la priorità è il premierato. Non possiamo e non dobbiamo inserire un argomento spurio come quello della separazione delle carriere che deve essere accompagnato da due riforme che sono la riforma del Csm e quella dell’obbligatorietà dell’azione penale”, ha concluso.