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Dopo la vittoria a Verona nella prima giornata di campionato, il Napoli di Luciano Spalletti esordirà al “Maradona” contro il Monza. Il tecnico toscano ha parlato alla vigilia della sfida contro gli uomini di Stroppa. Di seguito le parole in conferenza stampa:

L’obiettivo può diventare più concreto dopo gli ultimi giorni? Si aspetta ancora qualcosa da questo mercato? “Il mercato è andato a riempiere quelle caselle che erano venute a mancare. Servivano dei giocatori per andare a giocare tutte queste competizioni. Trasformare quell’astratto nel concreto è far diventare questa forte, lottare per diventare più uniti come eravamo prima, per dare un’equilibrio di squadra. Perché noi siamo gli stessi di prima, ma con meno esperienza e meno presenze in Champions e Nazionali, per cui c’è da lottare per riacquistare quelle qualità che avevano giocatori come Koulibaly (che dopo due partite è già diventato il migliore del ruolo nella Premier). La società ha lavorato sicuramente bene, mantenendo un occhio a quelle che sono le finanze della società”.

Il 4-3-3 resta il sistema di riferimento o con giocatori come Raspadori possiamo aspettarci a qualcosa di differente? “Possiamo aspettarci qualcosa di differente dalla completezza della rosa in generale, poi sul 4-3-3 o 4-2-3-1 è qualcosa che abbiamo lavorato dall’anno scorso, a prescindere da Raspadori. Chiaro che ci sono giocatori che ci permettono di giocare con entrambi i sistemi, lui è uno di quelli che può darci cose differenti da quelle che già avevamo, forse più precise”.

Rivoluzione compiuta Spalletti: qual è la sua visione dopo gli ultimi arrivi?
“Il fatto che abbia creato soddisfazione negli addetti ai lavori può servirci a diventare una squadra più forte fin da subito”.

Siete la mina vagante del campionato? “Lo eravamo l’anno scorso. Bisogna prima riacquisire quelle caratteristiche, anche se quelli che sono rimasti hanno sicuramente ripreso il discorso della vecchia stagione e metto le mani sul fuoco per loro: ho una squadra di bravi ragazzi e la differenza la farà l’amalgama di squadra, perché è un campionato difficile, con una calendario fitto, e bisogna dare una mano al compagno e pensare al gruppo, senza pensare al proprio orticello”.

Ndombelé come se lo immagina tatticamente? Raspadori è convocabile?
“Arriva con un biglietto da visita importante e può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, è completo. Gli piace di più correre in avanti che all’indietro, ma imparerà. Ha accettato di venire qui con entusiasmo, ha la voglia di far vincere il Napoli. Su Raspadori non posso dire molto”.

Domani si attende un Monza guardingo? Come va l’inserimento di Olivera? Sarà una gara difficile perché la squadra di Stroppa sa pressare e difendere, come hanno fatto vedere nelle gare precedenti. Noi dobbiamo stare bene in campo, a volte soffrire come è capitato con il Verona, perché il Monza è un avversario più tecnico che sa muovere la palla, senza la testa giusta sarà difficile. Olivera sta sempre meglio, si allena con continuità, sta apprendendo cose nuove perché ha saltato la preparazione. Domani può giocare”.

Come sono cambiate le gerarchie del campionato? “Non so chi sia quella che si è rinforzata di più. Diciamo che tutte hanno messo mano alla rosa, forse rispetto a noi qualcuno ha fatto operazioni per vincere subito, senza contare di ringiovanire la squadre e senza guardare al bilancio. Anche il Monza ha fatto 12-13 acquisti ed è una squadra forte. Non è una neopromossa, ci sono persone che hanno fatto la storia del calcio. Solo uno come Galliani poteva convincere calciatori di livello come Ranocchia, Sensi, Pessina, Petagna ecc. Andrea ha lasciato Napoli perché voleva giocare di più. Domani lo ringrazierò per tutto quello che mi ha dato”.
 
Simeone e Osimhen possono giocare insieme? “La convivenza degli attaccanti sarà determinata da quello che vedrò da loro, ma a me interessa vincere la partita a prescindere da chi gioca. Simeone è una prima punta come Osimhen e ha fatto la strada da solo per arrivare a questi livelli. Mi ha mostrato la sua personalità ed è voluto venire a Napoli ad ogni costo”
Ha parlato con Meret? Basterà la coppia Meret-Sirigu? “Noi abbiamo due portieri forti ora, poi dobbiamo vedere gli sviluppi di certi discorsi che io non voglio neanche sapere perché penso solo a chi ho a disposizione. Come abbiamo fatto la scorsa settimana, dove abbiamo preparato bene la partita contro il Verona, anche per scontrarci sul piano fisico”.
 
Curate molto le palle inattive. Quanto contano per voi, anche per la forza delle altre squadre? “Curiamo tutti gli aspetti, ma abbiamo subito gol da calcio d’angolo, per cui vuol dire che dobbiamo migliorare ed essere più precisi. Noi abbiamo una squadra di giocatori rapidi, ma che perdono qualcosa in centimetri, e la fisicità degli avversari è qualcosa a cui bisogna sopperire”.