Il Napoli si tira ufficialmente fuori dalla lotta scudetto. Con un punto in occasione della ultime due gare, interne tra l’altro, la compagine di Luciano Spalletti rimanda all’anno prossimo i sogni di gloria di un tricolore che anche quest’anno resterà una chimera.
Nel giorno della proverbiale scampagnata, il Napoli trova una Roma tutt’altro che in gita, vogliosa di continuare a dare continuità ad una serie di risultati importanti. Apre Insigne con un calcio di rigore (netto) rivisto al Var da Di Bello, pareggia la Roma proprio durante il primo di otto minuti di recupero con un piattone di El Shaarawy.
La partita ha due aspetti diversi nel primo e nel secondo tempo. Nella prima frazione di gioco gioca meglio il Napoli, anche se la squadra di Spalletti non riesce a creare molte occasioni da gol, mettendo a frutto una netta superiorità rispetto all’avversaria. Nella ripresa è invece la Roma a venir fuori, grazie anche a un riassetto tattico voluto da Mourinho che sostituisce Cristante con Mkhitaryan e sposta decisamente il baricentro del gioco in chiave offensiva. Il Napoli trova il gol del vantaggio dopo soli 11′ di gioco. Insigne trasforma un rigore che si procura Lozano, lanciato da Lobotka. Il messicano entra in area di rigore e viene tamponato da Ibanez, ma l’arbitro Di Bello fa proseguire l’azione. Il Var, però, lo richiama suggerendogli il controllo al video dal quale risulta evidente un tocco di Ibanez sulla caviglia di Lozano. Insigne trasforma in gol con un rasoterra sulla destra di Rui Patricio. La Roma da quel momento cerca di spostare più in avanti il proprio raggio d’azione, ma nonostante la buona vena di Zelewsky sul lato sinistro del terreno di gioco, l’unica occasione da gol che i giallorossi costruiscono nella prima frazione di gioco arriva su un calcio di punizione di Pellegrini toccato di testa a centro area da Osimhen che manda il pallone a colpire la traversa. La squadra di Mourinho cerca spesso la soluzione del lancio lungo su Zaniolo il quale però viene sempre contrastato in modo efficace da Koulibaly al quale da quasi sempre una mano Mario Rui, chiudendo l’attaccante della Roma in una morsa dalla quale gli riesce difficile uscire. Il Napoli sfrutta per le sue azioni offensive la buona vena di Insigne e di Lozano sulle face laterali. A centro area, però, Osimhen soffre per la marcatura stretta che gli viene riservata soprattutto di Smalling e in qualche circostanza anche dai raddoppi di Mancini da un lato e di Ibanez dall’altro. Nella ripresa è la Roma a prendere in mano la partita. Anche la squadra di Mourinho però, non capitalizza in occasioni da gol il gran lavoro dei centrocampisti e soprattutto degli uomini di fascia, Karsdorp e Zalewski, che propongono continuamente traversoni a centro area. In due occasioni Abraham e Mancini falliscono con altrettanti colpi di testa da ottima posizioni chiare occasioni per raggiungere il pareggio. Il valzer delle sostituzioni, alla fine, premia la Roma che al primo minuto di recupero va in gol con El Shaarawy, subentrato a Zalewski, che insacca con un rasoterra, sfruttando un passaggio da destra di Pellegrini e due ‘veli’ consecutivi di Abraham e di Felix.
Fischi prima, applausi poi, al triplice fischio finale del direttore di gara, la gente ha apprezzato l’impegno degli azzurri, ma nel secondo tempo è evidente che i ragazzi di Spalletti sono calati, consentendo alla Roma di pareggiare meritatamente.
Napoli-Roma 1-1
Rete: 11’pt (rig) Insigne, 46’st El Shaarawy
Napoli (4-2-3-1): Meret; Zanoli, Koulibaly, Rrahmani, Mario Rui; Anguissa, Lobotka (11’st Zielinski); Lozano (22’st Elmas), Fabian Ruiz (22’st Demme), Insigne (36’st Mertens); Osimhen (36’st Juan Jesus). All.: Luciano Spalletti. A disp.: Idasiak, Marfella, Tuanzebe, Malcuit, Ghoulam, Politano, Ounas.
Roma (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini (38’st Carles Perez), Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante (1’st Mkhitaryan), Sergio Oliveira (30’st Veretout), Zalewski (30’st El Shaarawy); Pellegrini; Zaniolo (41’st Felix), Abraham. All.: Josè Mourinho. A disp.: Fuzato, Boer, Viña, Kumbulla, Spinazzola, Maitland-Niles, Diawara, Bove, Shomurodov.
Arbitro: Di Bello.
Guardalinee: Meli e Valeriani.
Quarto uomo: Sozza.
Var: Di Paolo.
Avar: Ranghetti.