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Aumentano i reati a Napoli, 4,95% in più nel 2022 rispetto al 2021. E’ questo uno dei dati che emerge dal bilancio di fine anno della polizia di Napoli, elemento che, sottolinea il questore Alessandro Giuliano, deriva dal superamento della pandemia: “Siamo contenti della folla di turisti a Napoli – spiega – e delle tante attività riprese in città, fortunatamente, dopo il covid. Ora c’è una maggiore mobilità e un aumento anche dei delitti”. In tutto si tratta di 126.697 reati nell’anno solare: spiccano il +20,94% delle rapine che sono state 3.269, il +10,88% di furti che sono stati 61.111. Di contro c’è stato anche un forte aumento del controllo del territorio post-covid della polizia che ha denunciato 7.295 persone e ne ha arrestate 1.770.

“Abbiamo avuto – spiega Giuliano – tante pattuglie a investigare, tanti arresti, investigazioni andate avanti e portati a conclusione insieme alla magistratura anche dopo anni, come abbiamo visto con gli arresti di 15-20 persone in quartieri come Forcella e Ponticelli”. Nel bilancio dei reati commessi c’è un calo degli episodi di violenza sessuale, 192, con un meno 4,95%. “Sulla violenza di genere e sui minori – ha spiegato il questore di Napoli – stiamo lavorando intensamente per spingere alle denunce, soprattutto in ambito intrafamiliare dove in questi reati c’è una grande percentuale di sommerso. Abbiamo ambienti dedicati per l’ascolto della violenza di genere, abbiamo anche dato maggiore istruzioni ai poliziotti che se ne occupano per aiutare e spingere le donne e i minori a raccontare quello che hanno subito, ma il sommerso resta. Sugli accusati stiamo anche usando molto l’ammonimento, che porta poi a una scarsa recidiva dopo una presa in carico per un percorso di recupero di chi ha commesso violenza. Su questo tema stiamo facendo campagne di sensibilizzazione nelle scuole ma anche nelle piazze come di recente con il nostro camper a Porta Capuana”. Tra le attività sottolineate dal questore anche i daspo per evitare che persone pericolose siano tra il pubblico dello stadio, e la lotta ai parcheggiatori abusivi. Ma a Napole il tema forte resta la camorra: “E’ la prima criticità del territorio – dice – e se ne parla anche troppo poco, non si deve smettere di parlarne. La nostra attenzione, come dimostra l’esecuzione di provvedimenti restrittivi nelle scorse settimane, è la prova che in questi mesi le attività investigative non si sono mai interrotte. Molto spesso estorsioni e usura non vengono denunciate e questo porta maggiori difficoltà a conseguire risultati che però si raggiungono dopo investigazioni importanti che dimostrano la competenza della magistratura e delle forze dell’ordine. Dalla camorra c’è anche la capacità di infiltrare le istituzioni, ci deve essere maggiore attenzione”.