Un nuovo dehors in piazza Immacolata, in cambio della gestione ai commercianti di spazi, del loro decoro e della manutenzione degli alberi. “L’ennesimo atto di abdicazione del Comune di Napoli, che rinuncia ai propri doveri” insorge Franco Di Mauro della rete social No Box – Diritto alla città.
Stamattina gli attivisti erano in presidio, per dire no al progetto d’ambito. Un piano approvato dalla giunta di Palazzo San Giacomo, su proposta di imprese della ristorazione. “È la prima volta – sottolineano gli ambientalisti -, che si affida da parte dell’amministrazione pubblica la gestione del verde verticale a privati”. Qualcosa ritenuto “un precedente pericoloso”. E ricordano come l’ente pubblico, “attraverso le tasse ed imposte dei cittadini, deve provvedere all’erogazione di beni e servizi.
In piazza ci sono tre Phytolacca, alberi imponenti. In precedenza, al progetto si è ribellata la municipalità Vomero Arenella. La conferenza di servizi, infatti, ha estromesso l’area giochi. Un ripensamento del Comune, rispetto al programma iniziale. Agli attivisti non va giù neppure l’ennesimo dehors in città. “Napoli è diventata un mangificio a cielo aperto” accusa Di Mauro. Una lamentela ascoltata sempre più spesso.