“Nella giornata di ieri, gli uomini della Polizia Penitenziaria, con il supporto del Nucleo cinofili del Corpo, hanno fermato un uomo che si accingeva ad avere un colloquio con il padre. L’uomo nascondeva su di sé un enorme quantitativo di hascisc”. A dare la notizia è il Segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Tiziana Guacci.
“Grazie ai controlli svolti dagli uomini della Polizia Penitenziaria – aggiunge, – l’uomo è stato scoperto, e successivamente è stata disposta la perquisizione sull’autovettura e la perquisizione nella propria abitazione.
L’uomo è stato arrestato ed associato nella casa circondariale di Napoli Poggioreale”, aggiunge la sindacalista che esprime “il compiacimento del Sappe va al personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Poggioreale che, con professionalità ed astuzia, porta avanti ogni giorno una battaglia per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti all’interno del penitenziario, nonostante la critica carenza di organico, che si attesta a circa 200 unità in meno, ed il grave sovraffollamento: basti pensare che ogni giorno, nel carcere napoletano, vengono svolti circa 500 colloqui”.
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, rilancia il grido d’allarme del personale di Polizia in servizio nel carcere di Poggioreale, a Napoli, sulle gravi e critiche condizioni operative in cui prestano servizio i Baschi Azzurri: “Si parla di Poggioreale come del carcere più affollato d’Europa, e questo è vero tanto che sono anni che il SAPPE lo denuncia”, evidenzia, “ma si omette di dire e far conoscere come lavorano i Baschi Azzurri in una struttura caratterizzata da una presenza media di 2.100 detenuti, con ingressi di circa 70/100 arrestati al giorno, con 500 colloqui al giorno duranti i quali accedono fino a 1.500 nuove persone (possono entrare non più di 3 unità per nucleo familiare), 500 pacchi giornalieri di viveri ed abbigliamento da controllare a mano: è un servizio difficile e pesante. Pensate che ci sono Agenti che hanno circa 150 giorni di ferie da smaltire ma non possono perché non c’è abbastanza personale che possa sostituirlo!”.
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