Gestione ai privati dell’area nord di piazza Garibaldi, c’è l’ok della giunta comunale. Una delibera ha dichiarato il pubblico interesse sulla proposta progettuale esecutiva, denominata “Bella Piazza”. L’ha formulata la cooperativa sociale Dedalus, capofila del costituendo raggruppamento tra Associazione IF ImparareFare, Associazione Aste e Nodi, Casba società cooperativa sociale, Associazione Gomitoli, Associazione Ethnos Club, Associazione Culturale a Voce Alta. Il piano in seguito è stato elaborato e validato dall’apposito Gruppo di Coordinamento del Comune di Napoli. La coop si è aggiudicata il bando emanato l’anno scorso, per la valorizzazione di parte della piazza. Oggetto dell’avviso: la gestione dell’area giochi, dei campi sportivi, della Cavea e, anche ad uso commerciale, di 7 chioschi. L’ottavo, invece, sarà concesso in uso alla polizia municipale.
Il progetto prevede anche la manutenzione del verde orizzontale, la pulizia e un “presidio sociale”. L’ente attuatore partner metterà a disposizione proprie risorse umane, strumentali e finanziarie (1,1 milioni). La cooperativa si impegna a rendere periodica rendicontazione, e a reinvestire eventuali utili, per il potenziamento delle attività di rilevanza sociale previste dal progetto. I principali settori di intervento, infatti, parlano di mediazione sociale e dei conflitti, animazione e promozione culturale, cura e manutenzione dei luoghi e del verde. Il tutto anche “come chiave di coinvolgimento diretto in tale azione dei cittadini e degli altri attori che vivono la piazza”. In tale ambito, si contempla la presenza di una “Portineria di quartiere”, da tenere aperta almeno per 8 ore in 7 giorni alla settimana. “Rappresenta il fulcro – spiega Dedalus – e il centro propulsore delle iniziative progettuale”. A detta della proponente, svolgerà una funzione di servizio, fungendo da punto di riferimento per i soggetti coinvolti nelle varie attività. Tra le altre cose, dovrebbe ospitare un infopoint per turisti. Alla Portineria, l’amministrazione comunale riconosce una “rilevante funzione sociale”. Per questo beneficerà del canone agevolato all’80%, secondo le disposizioni del Regolamento per l’assegnazione di beni immobili (esclusi alloggi Erp). Gli altri sei chioschi in concessione, invece, comporteranno il pagamento di un canone annuo complessivo di 28.800 euro. Somma da moltiplicare per i 4 anni di durata del progetto “sperimentale“, per un totale di 115.200 euro (119.040 con la quota della Portineria).
Nelle intenzioni del Comune, questa sarà la risposta al degrado di piazza Garibaldi, definita “la porta della città”. Secondo la delibera, il progetto intende “migliorare la qualità del vivere nella Piazza”. Il modo? Attraverso “un intreccio tra attività sociali, culturali e di rigenerazione urbana”. Tra le attività, è in programma pure il primo contatto con le aree della marginalità presenti. A loro saranno destinate azioni informative, di orientamento e accompagnamento ai servizi. Ma anche laboratori pomeridiani e nel fine settimana per i bambini, organizzazione giochi di strada e attività sportive.