“Sarà per solidarietà nei confronti della funicolare di Chiaia, la cui stazione superiore è a pochi passi in via Cimarosa, ferma da un mese, senza che neppure siano iniziati i lavori di revisione ventennale, sarà per protestare contro lo stato di degrado e d’abbandono nel quale versa la collina, con strade e piazze invase da buche e avvallamenti, oltre che da cumuli di spazzatura, che mettono a rischio le passeggiate dei residenti, resta il fatto che lo storico orologio di piazza Vanvitelli, emblema, dopo la scomparsa della palma secolare, uccisa anni fa dal famigerato punteruolo rosso, dell’intero quartiere collinare partenopeo del Vomero, da oggi, ancora una volta, non segna più l’ora dei vomeresi. Infatti le sue lancette sono ferme, su entrambi i quadranti, sulle ore 12 “.
A segnalare la vicenda, che si aggiunge a tante altre disfunzioni che riguardano la vivibilità di un’area, quella della municipalità 5 di Napoli, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, dove risiedono circa 120mila napoletani, è ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero.
“L’orologio in questione fa parte degli undici orologi elettrici cittadini, ultimi rimasti dei 40, installati oltre 80 anni fa nelle strade di Napoli – puntualizza Capodanno -. Gli altri si trovano in via S. Lucia, in piazzetta Augusteo, al Museo, in via del Sole, in piazza Cavour, in via Filangieri, in via Mezzocannone, a Montesanto, in via Diaz e in via Duomo. L’orologio di piazza Vanvitelli era stato riattivato, dopo 15 mesi che era rimasto fermo, a metà luglio di quest’anno. Ma dopo poco più di te mesi è tornato a fare le bizze, fermandosi di nuovo“.
“Questi orologi – ricorda Capodanno -, all’epoca denominati “ Impianti dall’ora unica “, per il fatto che segnavano sincronicamente la stessa ora in tutti i punti nei quali erano dislocati, furono installati dall’Ente Autonomo Volturno su disegno dell’ing. Ventura e con la fusione delle colonne in ghisa eseguita dalla fonderia di Capodimonte di Enrico Treichler. Ciascuno di essi era dotato di una propria illuminazione particolare intorno ai quadranti, sicché era possibile leggere l’ora anche a notte inoltrata“.
“Nei bombardamenti dell’ultima guerra se ne persero buona parte – continua Capodanno -. I restanti furono ripristinati intorno al 1947 ma, successivamente, per la mancanza di numerosi pezzi di ricambio, furono di nuovo fermati. Solo nel 1997, dopo le proteste dei cittadini, la manutenzione fu eseguita da una ditta privata che provvide a rimetterli in funzione“.
Da qui la proposta: “Per il ripristino immediato dello storico orologio della piazza vomerese, anche alla luce dei precedenti, Capodanno lancia la proposta di affidare a privati la gestione di tali impianti. In cambio potrebbe essere offerta la possibilità di pubblicizzare la ditta interessata, così come già avviene da tempo per le aree a verde pubblico”.