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Il Centro direzionale per noi è molto importante, è un’area su cui stiamo facendo molti investimenti, c’è l’apertura della stazione della metropolitana e stiamo avviando un piano di manutenzione, nell’area ci sarà anche la realizzazione del PalaEventi. Sono tutte iniziative che vanno nella direzione di una valorizzazione di quella zona e il nostro progetto è collegarlo all’area della stazione e anche al progetto di Porta est”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in merito al recupero dell’area orientale e al progetto della Regione Campania che prevede anche la realizzazione della nuova sede dell’ente regionale. “Per noi – ha aggiunto il sindaco – è molto importante l’hub trasportistico perché è chiaro che la stazione dell’Alta velocità, dove arrivano milioni di viaggiatori, è una risorsa importante e l’accesso a Garibaldi dalla parte retrostante, come prevede il progetto originario, significa decongestionare la piazza, via Galileo Ferraris e garantire un’accessibilità rapida e moderna ad una stazione sempre più in crescita”. Il primo cittadino ha ribadito che il progetto della Regione “deve rispettare i vincoli che abbiamo messo nell’Accordo di programma. Noi ovviamente collaboreremo per fare in modo che il progetto sia il migliore possibile nell’interesse della città”. 
 
Sulla bonifica a mare ormai siamo nella fase finale dell’approvazione del progetto, e anche dell’approvazione della Via nazionale, che prevede la messa in sicurezza della ‘colmata’ con l’eliminazione di una parte e la realizzazione delle spiagge. Il percorso sta procedendo molto rapidamente”. Lo ha riferito il sindaco di Napoli e commissario per Bagnoli, Gaetano Manfredi, in merito al progetto di bonifica e di rigenerazione urbana del’ex area Italsider a Bagnoli, a margine della presentazione degli eventi per festeggiare i 2500 anni dalla fondazione della città di Napoli. “Adesso dobbiamo concentrarci sulla parte dello sviluppo perché abbiamo completato tutti i progetti di bonifica, che progressivamente stanno partendo, – ha aggiunto – e in questo sviluppo c’è anche il riuso delle archeologie industriali”. Manfredi ha spiegato che in particolare per l’Acciaieria l’idea è che diventi un centro congressuale: “Abbiamo un progetto di fattibilità, ma dobbiamo trovare investitori disposti a scommettere sul progetto”, ha proseguito.
Per quanto riguarda la realizzazione del Parco urbano, il primo cittadino ha spiegato che come struttura commissariale “abbiamo chiesto una revisione del progetto perché pensiamo che debba essere un parco moderno, contemporaneo, con anche spazi di aggregazione, sportivi, luoghi che ne garantiscano la vivibilità, la fruizione e anche la sostenibilità economica. Abbiamo chiesto un piano di sostenibilità affinché – ha sottolineato – con i ricavi che possono arrivare dalle funzioni messe all’interno del parco, si possano garantire manutenzione e gestione che non si possono far pagare dalle tasse dei cittadini. Stiamo lavorando anche con Invitalia e i progettisti”.
 
“Abbiamo una perfetta sintonia, loro stanno lavorando su grandi eventi anche internazionali, quindi non c’è alcuna sovrapposizione né contrapposizione. È molto importante lavorare insieme per realizzare cose che sono nell’interesse della città e per mostrare le tante anime della nostra bellissima Napoli”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine della presentazione, nel foyer del teatro San Carlo, del programma per le celebrazioni dei 2500 anni dalla fondazione della città, in merito all’esistenza di due comitati che stanno lavorando sul tema: uno istituito dall’amministrazione comunale e l’altro dal Consiglio dei ministri. 
 
Dobbiamo guardare alla nostra storia ma soprattutto al nostro futuro e questo è lo spirito messo in campo dal team che ha lavorato a questo programma ampio, partecipato e diffuso nella città e che guarda anche alle nuove tendenze artistiche”. Così Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, in occasione della presentazione del programma per le celebrazioni dei 2500 anni dalla fondazione della città. Manfredi, nel sottolineare “la condivisione e la generosità di tante istituzioni” nella realizzazione del programma, ha posto l’accento sulla “dimensione nazionale e internazionale” di Napoli evidenziando come gli eventi per i 2500 anni siano “si rivolti ai turisti, ma soprattutto ai nostri concittadini perché dobbiamo conoscere meglio la città, la nostra storia e rimpossessarci della nostra identità che è molto internazionale e a volte è un po’ dimenticata dalla visione olografica di una Napoli di una volta”.