Inaugurati quest’anno, dopo decenni di attesa, la Linea 6 del metrò e l’ascensore di Monte Echia sono già nell’occhio del ciclone. Un sit-in di protesta è indetto domenica 27 ottobre (ore 11) a Napoli, dinanzi alla nuova stazione metro Chiaia-Monte di Dio. In piazza associazioni di quartiere, tra cui Plebiscito&Dintorni e Tempo Libero, commercianti e un gruppo di cittadini, definitisi “esasperati e delusi”. “Dopo lunghissimi anni di cantiere, con annessi disagi – ricorda una nota – la popolazione di Pizzofalcone ha brindato all’apertura della stazione metro ( luglio 2024) e dell’ascensore di Monte Echia”. Ma l’idillio pare morto sul nascere.
“Finiti i brindisi e le passerelle – affermano gli organizzatori della protesta – la realtà è stata ben diversa dalle aspettative”. Infatti, gli utenti si sono trovati “una metro funzionante fino alle 15 del pomeriggio con frequentissime chiusure”, tra manutenzione e scioperi. Ad esempio, due le giornate di chiusura questa settimana, entrambe per manutenzione (21 e 24 ottobre). E poi a Monte Echia un ascensore a pagamento, respingendo le richieste di tante associazioni e residenti, in pressing per un utilizzo gratuito. Un altro sogno infranto, sulla giustificazione degli alti costi di esercizio. In fondo è gratis l’ascensore di Chiaia, l’altro sistema di trasporto verticale in zona, pure gestito da Anm. E questo, per quanto si tratti di impianti diversi, aveva autorizzato speranze di scelte analoghe per Monte Echia. Ma se è gratis l’ascensore collegante via Chiaia e Monte di Dio, anche qui non mancano lamentele. “Chiuso anch’esso frequentemente, non si sa perché” denunciano i promotori del sit-in.
“I cittadini dicono basta, – aggiungono – non ha più senso discutere nelle chat o nei salotti”. Spiegando le ragioni della manifestazione, si sottolinea che a Chiaia vive “tanta gente che studia e lavora ed ha necessità di spostarsi”. Ecco perché “spontaneamente, dall’indignazione di tanti, è nata una protesta che vedrà riunita tante persone”. L’obiettivo è lanciare un messaggio chiaro.