di Paolo Del Genio
I numeri del sistema di gioco contano quel che contano, però il Napoli nelle poche partite con la difesa a 3/5 ha incassato quasi 2 gol a partita mentre nelle tante gare con la difesa a 4 ha una media di reti subite che si aggira sullo 0,50. Statistica con un significato relativo perché il Napoli ha quasi sempre giocato a 4, ma comunque statistica che conferma che difendere con un centrale in più dietro non è assolutamente sinonimo di maggiore e migliore protezione della propria porta. Poi ci sono le caratteristiche degli interpreti che diventano predominanti. Il Napoli se proprio, in emergenza, deve giocare col 3-5-2 per non vedere troppo diminuita la pericolosità offensiva ha bisogno almeno di Politano quinto a destra e di Di Lorenzo nei tre dietro centro destra. Almeno la catena di destra resta invariata seppur con posizioni iniziali diverse. Raspadori così facendo può restare vicino a Lukaku in avanti, sperando che Mc Tominay principalmente ed anche Anguissa possano più spesso rispetto alla partita con la Lazio, proporre i loro fondamentali inserimenti ad attaccare area e porta avversaria. Una via di mezzo, in altre parole, tra il 4-3-3 ed il 3-5-2 troppo bloccato visto all’Olimpico.