Tempo di lettura: 2 minuti

Guasti a due funicolari su tre, idem la linea 6 della metropolitana. È il mercoledì nero dei trasporti pubblici a Napoli. Una mattinata di passione, col servizio a singhiozzo per le funicolari di Chiaia e di Montesanto. La linea 6 limitata alla tratta Mergellina-Municipio. Avarie piombate nelle stesse ore. Ognuna con la sua specificità, diversa dalle altre. Una Caporetto difficile da spiegare, anche per chi affronta frequenti disservizi. Ko perfino la funicolare di Chiaia, appena riaperta, dopo 28 mesi di chiusura per revisione. La stessa definita dal sindaco Manfredi “totalmente rinnovata e modernizzata”. Infuriati tanti utenti, sui social e non solo. “Come sempre a pagarne le spese sono i cittadini napoletani e il personale Anm” dice Adolfo Vallini dell’Esecutivo provinciale Usb lavoro privato. Il sindacalista ricorda come l’ira dei passeggeri, non di rado, si scarichi sugli addetti. Ciascuno di loro “come nel caso della metropolitana” è “costretto a lavorare da solo e spesso vittima di aggressioni, sia fisiche che verbali”. Nel contempo, Vallini sottolinea che oggi si sono fermati per guasto pure “diversi autobus di linea“. E chissà perché, i problemi al servizio su gomma non fanno più notizia.

L’attuale amministrazione comunale – attacca il sindacalista – pensa di risolvere il problema del traffico urbano e della mobilità cittadina a suon di annunci e proclami“. La situazione dei trasporti pubblici è sotto gli occhi di tutti. “Ogni giorno – accusa Vallini – pendolari, turisti e studenti vivono con la paura di non arrivare puntuali a scuola o al lavoro a causa dei continui guasti e soppressioni, spesso per problemi tecnici più o meno gravi“.

Le criticità sono pane quotidiano per l’utenza. Il nodo Tpl non sembra risolversi, a dispetto della narrazione. “Le stazioni – rincara l’esponente dell’Usb – una volta inaugurate ed aperte al pubblico devono funzionare, e per fare ciò servono importanti investimenti per la manutenzione”. E inoltre “ad aggravare questa disastrosa situazione si aggiunge la carenza di personale e l’impossibilità per Anm di procedere a nuove assunzioni, visto il blocco di spesa imposto dall’amministrazione Manfredi”. Per la partecipata dei trasporti non sarà facile scordare questo 12 febbraio. Sperando che, in futuro, i guai non avvengano almeno tutti insieme.

(Foto Anm Napoli – Facebook)