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“A me il primo tempo era piaciuto molto – le parole di Antonio Conte ai microfoni di Dazn – anche perché dopo un infortunio del genere non ci eravamo abbattuti anzi avevamo ripreso subito a giocare e fare la partita. Dobbiamo interrogarci sul secondo tempo, siamo entrati con i propositi che sono rimasti nello spogliatoio. Volevamo continuare a fare la partita del primo tempo, con intensità, e invece è entrata un’altra squadra. Siamo stati subito remissivi, fin dalle palle da dietro e al primo tempo invece avevamo scelto con oculatezza quando giocarla lunga o no, invece abbiamo iniziato a fare solo una cosa nel secondo tempo. Ci sono anche degli step a livello mentale che bisogna fare, c’è bisogno anche di tempo. Il secondo tempo non è stato di livello come approccio e mentalità, non abbiamo fatto bene e questo dispiace, perché alla fine sono io l’allenatore e devo lavorare sull’aspetto mentale, però so anche che l’allenatore arriva fino a un certo punto da questo punto di vista”.

Poi continua: “È una sconfitta che fa male per come è arrivata. A livello mentale abbiamo mostrato delle crepe, come nelle ultime tre partite in cui ci siamo fatti rimontare sempre. I ragazzi stanno dando il massimo, però come dico sempre ci vuole tempo per fare un percorso di crescita anche a livello di mentalità. Poi stiamo giocando con questa pressione fin dall’inizio che per fortuna ci siamo creati noi, stando in testa alla classifica o comunque vicini fin dall’inizio, però non era prevista. Dobbiamo affrontarla nel migliore dei modi, cercando di capire perché gli altri oggi avevano più fame e più voglia nel secondo tempo. Quando c’è questo c’è poco da fare”.

Sulla prestazione negativa di Lukaku: “Non è giusto parlare di singoli, non sono giuste queste domande. Lukaku è parte di un ingranaggio. Si vince e si perde insieme e quando si perde il primo responsabile sono io. Quello che ho detto anche in passato, perché ogni tanto ci si dimentica. Non tiriamo troppo la corda perché sennò rischiamo di rompere i giri del motore. Io so che noi stiamo facendo qualcosa di incredibile, però certe situazioni vanno risolte giorno per giorno per risolverle e a volte non ci riesci nemmeno, perché a volte puoi lavorarci quanto vuoi ma non ci arriverai mai”.