Napoli – Qual è la città che finora è stata più brava nell’accaparrarsi i fondi del Pnrr? Una classifica ufficiale ancora non è stata stilata. Fatto sta che il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è assai soddisfatto della performance di Palazzo San Giacomo e ne rivendica la premiership. Questa mattina, l’ha sottolineato nel corso della riunione dell’Anci, l’associazione dei comuni italiani, organizzata a Caserta.
“Napoli – ha dichiarato l’ex rettore della Federico II – è la città che per numero di abitanti ha avuto più fondi dal Pnrr: 1 miliardo di euro più un ulteriore miliardo dal fondo trasporti. Ora, dobbiamo solo spenderli”. E anche da questo punto di vista il sindaco si è detto soddisfatto del lavoro che i suoi uffici stanno svolgendo, soprattutto su uno dei temi caldi di questi giorni: il trasporto pubblico: “Abbiamo dei programmi ben definiti – ha spiegato Manfredi – Abbiamo l’obiettivo di avere un trasporto su ferro che sia efficiente per densità, frequenza e qualità, con più tram, treni ed autobus elettrici, oltre che un sistema di interconnessione intermodale per l’uso della mobilità dolce. In questo modo, avremo anche un miglioramento della situazione ambientale della nostra città”.
Capitolo a parte, a tal proposito, lo merita il porto: “L’elettrificazione della struttura impatterà anche sul traffico crocieristico, che sta sempre più crescendo”, ha ripetuto il sindaco, ponendo la nuova infrastruttura che dovrà caratterizzare le banchine come una priorità.
“Poi – ha continuato Manfredi – ci saranno interventi su scuole, asili nido, trasformazione urbana e periferie”. Ma, davanti ai suoi colleghi, il sindaco partenopeo ha svelato di aver già “avuto un’interlocuzione con vari rappresentanti del Governo: stiamo preparando l’agenda con interventi di cui discuteremo ai tavoli. Credo vi sia la volontà da parte di Palazzo Chigi di venirci incontro: Napoli è la terza città d’Italia”.
Una città, quindi, “perfettamente in linea con gli obiettivi sia per quanto riguarda le gare di progettazione che di realizzazione”, come ha avuto modo di spiegare anche ieri il primo cittadino. Ma che comunque, sul capitolo Pnrr, pone un problema: quello dell’aumento dei prezzi che rischia di mandare deserte le gare d’appalto: “E’ un tema, quello dell’incremento dei costi, che va affrontato: può determinare un grande ritardo nell’aggiudicazione delle gare e in alcuni casi anche difficoltà a bandirle perché ci vogliono risorse aggiuntive per garantire la possibilità di revisionare i costi delle infrastrutture in relazione all’aumento dovuto alla crisi energetica”.