La polvere messa sotto al tappeto. Cartacce, bottiglie di plastica, piatti e posate, rifiuti vari: tutto sotto il colonnato di San Francesco di Paola. Così si presentava stamattina il passaggio pedonale. Ma quando hanno spazzato l’ultima volta? Difficile dirlo. A pochi metri c’è invece piazza Plebiscito blindata. A Palazzo Reale è in corso il G7 dei ministri della cultura.
Da una parte, Napoli mostra al mondo le sue bellezze. Dall’altra, il suo lato oscuro: sporcizia, puzza, trasandatezza. Un’ombra di lerciume in perenne agguato. I due volti di Partenope, faccia a faccia. Con una beffa peggiore: il transito obbligato sotto il colonnato, per andare verso il lungomare.
La piazza è infatti chiusa, per ragioni di sicurezza. A presidiarla ci sono decine di mezzi delle forze dell’ordine. Cittadini e turisti, la ‘gente normale’, sono costretti a passare lì. A camminare tra monnezza e sudiciume. In migliaia attraversavano il porticato della vergogna, sfregiato nell’antico splendore. E nessuno sembrava curarsene. Napoli è una carta sporca, cantava Pino Daniele: e aveva ragione.