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Napoli – Epilogo a lieto fine per i tre commercianti italiani senza licenza, tutti napoletani, arrestati dalla Polizia delle Bahamas per avere venduto beni senza avere le necessarie autorizzazioni e, per questo motivo, finiti in cella, in attesa del processo: le cauzioni da 7mila euro ciascuna fissate dal giudice per la scarcerazione, sono giunte a destinazione grazie a una triangolazione tra Napoli-Londra-isole caraibiche classificate come un paradiso fiscale e per questo motivo inserite in una black list di Paesi stilata dall’Agenza delle Entrate. Adesso sono liberi: per loro solo una brutta avventura, quindi, che sarebbe potuta andare pure peggio. Con un foglio di via sotto il braccio stanno cercando un volo per raggiungere l’Italia. Qualcuno tornerà con dei posti messi a disposizione dalle autorità italiane altri stanno provvedendo autonomamente. D’ora in poi però le Bahamas saranno off-limits per loro: se ci dovessero rimettere piede li attenderebbe un processo con un alto rischio di condanna. Il pagamento delle cauzioni, estremamente articolato, è andato a segno grazie alle intuizioni del legale dei tre napoletani, l’avvocato Amedeo Di Pietro, e del console generale onorario Alberto Suighi, i quali, con la collaborazione di un legale locale e dopo diversi bonifici andati a vuoto, sono riusciti a fare arrivare il denaro nelle casse dell’autorità giudiziaria locale che dopo avere incassato i 21mila euro ha disposto le tre scarcerazioni. 

I tre commercianti napoletani di 47, 40, e 31 anni, dovrebbero partire nella serata di oggi per arrivare domani a Napoli. Si sarebbero recati alle Bahamas per vendere orologi e profumi, articoli molto richiesti nelle isole caraibiche.
Una decina di giorni fa sono stati bloccati dalle autorità locali perché non avevano la licenza per svolgere l’attività di vendita. Nel loro alloggio è stata trovata anche una cospicua somma di denaro.
Dopo l’arresto il loro legale ha avviato le procedure per ottenere la scarcerazione; procedure che sono state complicate dalla difficoltà di trasferire la somma necessaria per la cauzione richiesta