Tempo di lettura: 2 minuti

NAPOLI – Non solo quello per Totò, Napoli aspetta anche un altro museo per celebrare un suo figlio illustre: quello dedicato a uno dei suoi più grandi geni musicali di ogni tempo, Roberto Murolo.

A ricordarlo è stato il presidente del Comitato Valori Collinari del Vomero, Gennaro Capodanno: “In occasione della collocazione della lapide dedicata al grande Maestro, il 18 gennaio 2012 per celebrarne il centenario della nascita, sulla facciata del fabbricato in via Cimarosa 25, dinanzi alla casa dove visse e morì e dove, prima di lui, aveva vissuto anche il padre, il grande poeta Ernesto Murolo, si promise la realizzazione, nell’abitazione dei Murolo, di un museo che sarebbe dovuto diventare luogo di studio e di ricerca ma anche meta dei tanti appassionati della storia musicale di Napoli”.

Solo belle intenzioni rimaste sulla carta, però, constata oggi Capodanno. Tant’è che lo stesso presidente del Comitato vomerese ricorda anche l’auspicio, rimasto tale, “che quella di via Cimarosa diventasse come la casa museo di Ferdinando Pessoa, il grande scrittore portoghese, che si trova a Lisbona e che oggi è un vero e proprio museo”.
 
Il 13 marzo prossimo saranno passati esattamente 20 anni dalla scomparsa di Murolo, avvenuta quando aveva da poco compiuto 91 anni. Magari l’anniversario sarà l’occasione giusta per passare dalle parole ai fatti: anema e core.