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Una motovedetta della Capitaneria di Porto di Ischia ha salvato ieri mattina 130 migranti alla deriva nel Mar Jonio su di un peschereccio in difficoltà. La CP 303, unità del tipo SAR (“Search and rescue”) è in dotazione da alcuni anni alla Guardia Costiera isolana ma grazie alle sue particolari caratteristiche tecniche è stata più volte dislocata in altre aree del nostro paese per operazioni legate ai flussi migratori e dal 21 dicembre scorso era stata distaccata a Roccella Jonica. Ieri mattina, insieme ad un’altra unità della Guardia Costiera di Crotone, ha risposto all’ SOS lanciato da un vecchio peschereccio partito il 30 gennaio dalle coste turche e con a bordo moltissime persone che speravano di raggiungere l’Italia. Durante la traversata però il mare si è ingrossato ed il peschereccio ha cominciato ad essere sballottato dalle onde sempre più violentemente: nella mattinata di ieri, dopo che l’unità stava andando alla deriva, il comandante ha deciso quindi di chiedere aiuto con un telefono satellitare. Poco dopo mezzogiorno, col mare intanto arrivato a forza 5, il vento molto forte ed onde alte fino sei metri, l’unità della Guardia Costiera ischitana è riuscita a raggiungere il peschereccio dando il via alle operazioni di salvataggio, che si sono però rivelate molto difficili. Il vecchio peschereccio si reggeva a galla a malapena per i colpi del mare ed i migranti a bordo erano spaventati e confusi. Con l’aiuto di una nave mercantile dirottata nell’area, il personale della Guardia Costiera è riuscito comunque a trasbordare le 130 persone dal peschereccio sulla motovedetta nonostante le onde che minacciavano di ribaltare le imbarcazioni da un momento all’altro. Dopo aver tratto in salvo i migranti l’unità della Guardia Costiera ha dovuto affrontare un viaggio lungo ben 7 ore col mare in tempesta per sbarcarli al porto di Crotone; a bordo i passeggeri trasbordati avevano intanto ricevuto assistenza medica immediata grazie al personale sanitario del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Tra i migranti tratti in salvo risultano 27 donne e 30 minori (di cui sei non accompagnati) tutti particolarmente provati dalla terribile esperienza della permanenza in mare aperto in burrasca; alcuni erano senza scarpe, altri con i vestiti bagnati e appesantiti dall’acqua salata e tremavano dal freddo. Una donna incinta e un uomo con disabilità sono stati ricoverati subito in ospedale, mentre tutti gli altri, in stato di ipotermia lieve, sono stati assistiti dai sanitari e trasferiti nel Centro di Accoglienza di Isola Capo Rizzuto. Per l’equipaggio della CP 303, composto da Alessandro Mele, Vincenzo Esposito, Antonio Grimaldi, Emiliano Cannavò e Raffaele Mirabella, non si tratta del primo salvataggio effettuato: nel 2023 infatti avevano ricevuto la medaglia di bronzo al merito di Marina per aver salvato 204 migranti a bordo di una imbarcazione in pericolo di affondare, alla deriva a circa novanta miglia dal porto di Roccella Jonica.