“Per Chiara giustizia subito e interdizione strade o ripristino a norma di tutti gli edifici e buche killer frequentati da milioni di turisti che solo per miracolo scampano ogni giorno alle pietre e calcinacci che cadono dall’alto o ai pericoli su strade e marciapiedi”. Così in una l’avvocato Angelo Pisani, leader di Noiconsumatori.it.
“Assistenza e solidarietà alla famiglia della malcapitata Chiara – scrive – morta per visitare Napoli, preghiamo per lei e la sua famiglia, ma chiediamo anche al Prefetto un tavolo urgente per affrontare questa emergenza e i scongiurare ed evitare altre tragedie, rischi e pericoli della città di Napoli all’ordine del giorno per omessa manutenzione e negligenza dell’amministrazione comunale unica responsabile delle buche, voragini e strade rotte, come degli alberi che cadono tipo birilli sulla strada e ordini inchieste dei palazzi ed impianti pericolanti causa di tante morti annunciate e neanche assistite e risarcite dal comune di Napoli che nel caso del piccolo Salvatore Giordano non si è neanche presentato in mediazione per le scuse e risarcimento danni agli eredi.
Tra incuria, imperizia e imprudenza, un altro colpo al cuore.
Chiara Jaconis, turista trentenne, non ce l’ha fatta. Colpita accidentalmente da un oggetto precipitato da un balcone ai quartieri spagnoli mentre raccoglieva gli ultimi ricordi di Napoli da portar via.
Lei come Fabiola Di Capua, 37 anni, colpita da un lampione della luce sul lungomare di via Caracciolo mentre transitava a bordo del proprio ciclomotore.
Come Cristina Alongi, 43 anni, schiacciata da un grosso pino caduto sulla sua vettura mentre percorreva via Aniello Falcone.
Come Salvatore Giordano, 14 anni, colpito dal crollo di un cornicione della Galleria Umberto mentre si intratteneva con gli amici. La famiglia è ancora in attesa di risarcimento danni senza rispetto per memoria del piccolo.
Come Davide Natale, 21 anni, schiacciato da un grosso pino abbattutosi a Fuorigrotta mentre usciva dall’università.
Come Rosario Padolino, 66 anni, il commerciante colpito da un cornicione di un palazzo a via Duomo”.