“Milan-Roma di ieri sera ha dimostrato che la partita non finisce mai e che il calcio è imprevedibile fino alla fine. Il Milan ha meritato all’inizio, ma la forza mentale della Roma è stata premiata. Il Napoli ha un bel vantaggio, ma che credo che il campionato non sia finito. Sono contento per il Napoli e per Spalletti, che meriterebbe di vincere il campionato anche in Italia: per l’allenatore che è e per la sua carriera. Il campionato è ancora molto lungo e Spalletti questo lo sa”. Così Vincenzo Montella, intervenuto a Radio Anch’io lo sport, in onda su RadioRai.
“Nel calcio si ha la memoria corta, credo che Pioli abbia fatto e stia facendo un lavoro straordinario insieme alla società. Nella bilancia va messo quanto puoi spendere e sicuramente il Milan, al netto di tutto questo, fra monte-ingaggi e soldi spesi nel mercato, è il club che ha risparmiato di più. Credo che abbiamo fatto un grande lavoro. A volte l’allenatore viene criticato, ma sta facendo un grande lavoro. Probabilmente non ha 18 calciatori dello stesso livello per poter puntare allo scudetto ogni anno”. Così l’ex allenatore del Milan, Vincenzo Montella, oggi sulla panchina dei turchi dell’Adana Demirspor.
“Quanto accaduto ieri sull’autostrada? Quelli non sono tifosi e non vanno chiamati in quel modo. Bisogna inasprire le pene anche quando accadono incidenti nei pressi dello stadio: servono pene certe, severe e veloci, come in Inghilterra anni fa – aggiunge, parlando degli incidenti che si sono verificati ieri sulla A/1, presso Arezzo, fra sostenitori di Napoli e Roma -. In Turchia non ne ho ancora vissuti, non so quale possa essere la contromisura da queste parti”. “Il centravanti che oggi mi piace di più? Giroud è il classico centravanti, mi piace Abraham, ma anche Osimhen, sono giocatori adatti al calcio moderno.
Attaccano le linee avversarie, prendendo alle spalle i difensori – osserva Montella -. Mancanza di talenti in Italia? Dipende dalle generazioni, dai cicli, forse di gioca meno nelle strade, ma è un fatto casuale. In Italia qualcosa si muove, con Scamacca e Lucca, che si stanno facendo spazio. Demme da noi? Non so se il Napoli sia disposto a cederlo, sicuramente è un elemento interessante”.
Montella rivela di essere “stato vicino al Napoli” nell’anno in cui “vincemmo a Roma lo scudetto. Mi sentivo frustrato e volevo cambiare, mi sarebbe piaciuto molto”.