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Ringraziamo il prefetto Michele Di Bari per averci ricevuto con urgenza rispondendo alla preoccupazione cresciuta ulteriormente in seguito all’omicidio del giovane Emanuele Tufano al corso Umberto. Ancora una volta ci siamo seduti con altre associazioni al tavolo delle istituzioni per chiedere che siano ascoltate le nostre istanze, tutte tese alla salvaguardia dei giovani della nostra città. Abbiamo presentato ai convenuti un documento nel quale chiediamo innanzitutto lo stato di attuazione e le eventuali criticità ostative per il raggiungimento degli obiettivi prefissati negli accordi degli anni passati.
Ricordiamo, fra gli ultimi, quello siglato nel gennaio 2022 col Comune e la Regione dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Nel nostro documento abbiamo chiesto che siano promossi interventi nel breve e nel lungo periodo.
Nel primo occorre certamente il presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine, misure che impediscano e prevengano atti di aggressione e quelli criminosi.
Ma nel lungo, occorre un piano puntuale preciso e capillare messo a punto con le istituzioni scolastiche e tutta la società civile che, fra l’altro, si impegni a intervenire per sostenere le famiglie che ne hanno la necessità, quelle prive di strumenti culturali per proteggere bambini e ragazzi.
È necessario individuare il rischio per tutelare chi, per emulazione familiare o per superficialità, potrebbe mettere a rischio sé stesso o chi incontrerà sul suo cammino e quindi segnalare e intervenire prima che la carenza familiare delinei un percorso di vita.
Ricordiamo e siamo convinti che solo con la circolarità delle azioni di tutte le componenti della comunità educante possiamo provare, perché è nostro dovere farlo, a uscire fuori dal pantano dell’emergenza criminale minorile in cui siamo adesso.
Letto il documento, il Prefetto ha assunto l’impegno di di rispondere in maniera puntuale a stretto giro alle nostre istanze”.
Lo hanno dichiarato Nelide Milano, Ilaria Puglia e Barbara Tafuri della Rete per la Sicurezza dei Minori e degli adolescenti a margine della riunione in Prefettura sulla emergenza minorile.