Figura anche un minorenne tra i componenti la banda di rapinatori sgominata dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna (Napoli) che hanno arrestato quattro persone, tra i 20 e i 30 anni, tutte già note alle forze dell’ordine e originarie di Sant’Antimo, in provincia di Napoli.
Nei confronti del giovane – che per ora è solo indagato – si sta procedendo separatamente e nei suoi confronti non è stata notificata alcuna misura cautelare. Della banda – che ha messo a segno ben 27 rapine tra consumate e tentate: undici tutte il 19 gennaio 2023 e altre undici il 9 febbraio dello stesso anno, in appena 2 ore e mezza – tra le 19,28 e le 22 – utilizzando una Jeep Renegade per quelle di gennaio e una Renault Captur, per i colpi di febbraio. Entrambe le auto sono risultate rubate.
Ma sono queste quelle commesse il 9 febbraio le prime a finire nel mirino degli investigatori: un presunto rapinatore fermato ha reso delle dichiarazioni auto ed etero accusatorie che hanno consentito di individuare i suoi complici: nella rubrica telefonica del suo cellulare, inoltre, aveva contrassegnato gli altri “colleghi” con un nomignolo affiancato da emoticon.
Gli arrestati si chiamano Salvatore Perrella, 20 anni, Errico Salvatore, 26 anni, Antonio Dell’Omo, 29 anni e Michele Garofalo, di 19 anni. Per i primi tre il gip di Napoli Nord Caterina Anna Arpino ha disposto il carcere, per l’ultimo invece i domiciliari.
Il colpo che ha fruttato il bottino più cospicuo l’hanno messo a segno a Casandrino, in provincia di Napoli, il 7 gennaio 2023: con il volto coperto due componenti la banda sono entrati in una tabaccheria armati di un fucile a canne mozze e si sono fatti consegnare dal titolare il suo borsello contenente 30mila euro oltre ai documenti personali e bancomat. La banda era costituita da un nucleo fisso – composto da Perrella, Errico e Dell’Omo – che si avvaleva anche della collaborazione di complici occasionali, come Garofalo.
