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Napoli – Due misure cautelari, un arresto in carcere e un divieto di dimora in Campania, emessi su richiesta della DDA di Napoli sono stati notificati dai carabinieri, rispettivamente, a Mariano Monfregolo, 39enne, fratello di Giuseppe e di Raffaele, ritenuti i reggenti dell’omonima famiglia criminale di Arzano (Napoli) e a un 21enne, compagno della nipote di Mariano.
I due sono accusati di “minaccia a pubblico ufficiale” aggravata dalle modalità mafiose nei confronti del Comandante della Polizia Municipale di Arzano Biagio Chiariello. Minacce rivolte all’ufficiale durante i controlli risalenti allo scorso febbraio nel cosiddetto rione della “167” di Arzano eseguiti insieme con i carabinieri e finalizzati a fronteggiare l’occupazione abusiva di alloggi popolari e il fenomeno degli abusi edilizi.
Il comandante Chiariello è stato ascoltato per oltre un’ora oggi dalla Commissione Parlamentare antimafia, presieduta da Nicola Morra, che si è riunita a Caivano, nella chiesa di San Paolo Apostolo del parroco clan clan Maurizio Patriciello, anche lui nei giorni scorsi oggetto di minacce.

“Esprimiamo soddisfazione per l’immediata risposta dello Stato alle minacce mafiose contro il comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello. Uno degli arrestati è un esponente di spicco della camorra dell’area Nord di Napoli. È una prima risposta. Aspettiamo con fiducia il seguito. Stese, attentati, omicidi, estorsioni. I responsabili vanno individuati e assicurati alla giustizia. Le case del complesso abitativo della ‘167’ di Arzano, occupate abusivamente dal clan vanno restituite alla comunità”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.