Minacce jihadiste all’Italia su Telegram, da parte di un soggetto ancora ignoto, rimarcando come qui non sia ancora successo nulla. E un sopralluogo di 20 minuti a Napoli, in via Cappella Vecchia, dove ha sede la Sinagoga. C’è anche questo nell’inchiesta della Procura di Napoli, sfociata nell’arresto di Mourad Firaoun, 34enne marocchino, accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale.
L’uomo è sospettato di essere affiliato all’Isis, e viveva a San Giuseppe Vesuviano. Secondo la Digos napoletana, lo scorso 20 ottobre avrebbe effettuato un sopralluogo alla sinagoga. Cinque giorni prima, avrebbe ricevuto un messaggio su Telegram. Il mittente sembra un conoscente. Allude al loro ultimo incontro, risalente nel tempo. E accennando a una possibile venuta in Italia, promette di farlo da invasore. Vagheggiando attentati, usa un termine cruento: realizzare una grigliata per i fratelli.
Su Facebook, Firaoun avrebbe utilizzato due account. Attraverso il profilo “Lo Straniero”, avrebbe condiviso post inneggianti all’antisemitismo, pubblicando contenuti contro gli ebrei e video rivolti all’addestramento dei bambini. Tra il materiale condiviso, anche una foto del Golfo di Napoli e l’inno dell’autoproclamato stato islamico. Gli investigatori sono riusciti ad intercettare anche la suoneria del suo cellulare: coincideva con alcuni versi nasheed di lode alla jihad. Inoltre, l’addestramento alla “Jihad in Europe” sarebbe stato rivolto in particolare ai più piccoli. Ora è in custodia cautelare in carcere, su ordine del gip Rosamaria De Lellis.