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Ci ha pensato questa mattina, con la sua proverbiale irruenza e simpatia il solito Fiorello, attraverso la fortunata e bella a trasmissione ‘Viva RaiDue’, ad entrare  nelle case degli italiani all’ora del caffè, con l’ineguagliabile voce di Minaa cantare le strofe e la melodia composta dal napoletano Enzo Avitabile

Un risveglio dolcissimo per quanti hanno assistito all’esecuzione canora ed al balletto a corollario.

Guarda il video e ascolta la nuova canzone di Mina e Enzo Avitabile

Il tutto per celebrare il nuovo album di Mina «Ti amo come un pazzo», il primo di inediti dal 2019, disponibile per il grande pubblico sulle piattaforme di streaming e nei negozi proprio da oggi, ed al cui interno oltre alle varie tracce c’è, per l’appunto, la napoletanissima «Don Salvato’», il brano di Enzo Avitabile che ha ringraziato via social: «Onoratissimo».

Questo per Mina è un ritorno al napoletano, frequentato a più riprese e sin dagli esordi dall’ottantatreenne artista. Avitabile aveva scritto questa canzone  per «Napoletana», album del 2009, come preghiera popolare, laica, verace, a tratti anche profana. 

“Il testo è magnifico, mamma l’aveva notato da tempo, Avitabile è un grande cantautore. – ha sottolineato Massimiliano Pani, figlio e produttore della Voce per eccellenza della musica italiana –  L’arrangiamento originale – semplicissimo, voce, chitarra, mandolino credo – era perfetto, abbiamo dovuto immaginare una cosa diversa, restando rispettosi di quanto affrontato. La pronuncia? Da donna di Cremona credo possa essere promossa, di sicuro ha messo attenzione a tutto, come fa sempre, ha chiesto ad amici napoletani lezioni, come andassero pronunciate certe e, se le finali dovevano cadere sempre, come si pronunciasse bene ‘nfracetati»

Il disco di Mina si muove tra tre apici creativi: «Don Salvato’», «Tutto quello che un uomo» di Cammariere (consacrato standard da un’interpretazione misuratissima) e l’incontro con Blanco di «Un briciolo di allegria». Il resto sono i classici inediti scelti da Mina tra i 5-6.000 che le vengono spediti ogni anno da illustri carneadi ed autori di grido al suo indirizzo di Lugano.

Tra quelli scelti non c’è il pezzo di Achille Lauro annunciato (da lui), ma tornano il napoletano Luca Rustici, autore con Philippe Leon di «Come la luna», e il porticese Maurizio Morante («La gabbia»). E ci sono Matteo Mancini e Gianni Bindi («Buttare l’amore», già sigla della serie «Le fate ignoranti»); il napoletano Fabrizio Berlincioni (più volte alla corte di Annamaria Mazzini) e Michele Culotta, che ancora Özpetek ha voluto per la colonna sonora del suo prossimo film, «Nuovo Olimpo», in uscita su Netflix a Natale. Il regista sta preparando delle scene sulle note del brano, come aveva fatto nel 2019 con Luna diamante in La dea fortuna. «Per me Mina è un essere sovrannaturale», manda a dire Ferzan.