NAPOLI – A leggere i giornali di questa mattina, i 61 parlamentari che hanno aderito a “Insieme per il futuro”, la nuova formazione ideata da Luigi Di Maio dopo l’addio al Movimento 5 Stelle, rappresentano solo l’inizio.
Qualcuno di loro, infatti, già fa trapelare che “quota 100” è a portata di mano, con tanto di big come gli ex ministri Lucia Azzolina, Alfonso Bonafede e l’ex sottosegretario Riccardo Fraccaro.
Si vedrà.
Ma intanto: quando sarà tirata la prima linea di questo smottamento? Quando ci sarà il primo appello di chi sta con Di Maio e chi rimane con Giuseppe Conte?
Come ogni duello che si rispetti, l’appuntamento è per mezzogiorno.
Un mezzogiorno di fuoco, evidentemente, non solo per il caldo di questi giorni. Ma anche perchè alle 12 di dopodomani, sabato 25 giugno, in effetti, Luigi Di Maio ha dato appuntamento ai suoi a Napoli, a Palazzo Reale. Ospite, manco a dirlo, della Fondazione Mezzogiorno Europa.
Fresco di endorsement del consiglere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak (“Di Maio ha scelto di stare dalla parte del bene”) nonchè del ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba (“sono grato a Luigi Di Maio per la sua integrità”), Di Maio è stato invitato dalla Fondazione cara a Giorgio Napolitano a parlare del conflitto sotto il titolo “Nuove prospettive e strategie per la politica estera europea”.
Sarà l’occasione per vedere ad occhio nudo chi tra i (più o meno ex) grillini, almeno a Napoli e dintorni, ha scelto il Ministro e non l’Avvocato del popolo.
Sarà l’occasione per chi, finora, è rimasto a metà del guado, di uscire allo scoperto: quando il sole è allo zenith, più luce non si può.