NAPOLI – Viene da pensare a quella commedia degli anni ottanta di Renzo Arbore e Roberto Benigni: “FF.SS. Cioè: che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”.
Beh, nella Napoli che immagina e per la quale lavora il sindaco Gaetano Manfredi “sopra a Posillipo”, precisamente in piazza San Luigi, intanto, ci si potrà arrivare anche in metropolitana.
Il primo cittadino lo ha annunciato nel corso della conferenza stampa che questa mattina ha presentato l’accordo tra il Comune di Napoli e la società di Ferrovie dello Stato ‘Sistemi Urbani’ per la realizzazione della stazione Campegna e del deposito treni a servizio della linea 6.
Col sindaco, l’assessore alle infrastrutture Edoardo Cosenza e all’urbanistica Laura Lieto, oltre che il partner con il quale si è stretto la mano: l’amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani Umberto Lebruto.
E’ del 2006 la prima delibera comunale che prevedeva il recupero della stazione Campegna: “Sedici anni dopo – annuncia Manfredi – ci siamo: passiamo dalle parole ai fatti”.
Fatti che significheranno, entro giugno, la linea 6 in funzione fino a San Pasquale a Chiaia. E poi, entro il 2023, il suo ricongiungimento fino a piazza Municipio. Ma questo, avendo Palazzo San Giacomo rassicurato già lo scorso novembre gli ispettori della Commissione Europea, già si sapeva.
Ciò che è stato svelato di nuovo è la volontà di rigenerare urbanisticamente tutta l’area ferroviaria di Campegna con una variante al Piano Regolatore. E il collegamento da una parte con Bagnoli e dall’altra con Posillipo.
“Ci si immagina che esista un dislivello e che bisogna scavare salendo la collina, invece non è così – ha precisato Manfredi – l’altimetria di Campegna con piazza San Luigi è simile. E di gallerie nella collina, in realtà, già ne esistono”.
Una, in particolare, è già sotto gli occhi degli esperti per una sua eventuale riutilizzazione.
Ma non è nemmeno tutto: arrivati in piazza San Luigi, per raggiungere Posillipo alta, l’amministrazione Manfredi lancia l’idea di una funicolare.
In attesa di progetti, finanziamenti e date: di sicuro c’è che, con questi nuovi servizi, sarebbe ancora più difficile rispondere alla domanda di Arbore e Benigni: che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? Nel senso che di sicuro sarebbe ancora più bello andarci.