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Finora le violenze si erano consumate più volte all’interno dell’appartamento e lei non era mai riuscita a denunciarlo. La scorsa notte, però, quando il suo ex l’ha prima massacrata di botte con calci e pugni e poi ha tentato di gettarla dal belvedere, non solo è riuscita a liberarsi e scappare ma ha anche trovato la forza di chiamare i Carabinieri e raccontare quello che era appena accaduto e quello che era stata costretta a subire in passato.
Il mancato femminicidio si è consumato in piena notte a Pozzuoli, nella zona panoramica di San Gennaro, in provincia di Napoli: erano le 3 quando la 25enne è stata massacrata dall’ex, un 36enne che poi è stato arrestato dai carabinieri. I due si erano separati a gennaio e lei era andata a vivere in un’altra casa con il figlioletto, un bimbo di meno di due mesi. Anche lui si era trasferito, non lontano dalla loro vecchia casa. La 25enne, secondo quanto hanno ricostruito i Carabinieri anche grazie al suo racconto, stava provando a voltare pagina dopo un periodo terribile, fatto di botte e umiliazioni nell’abitazione, anche davanti al piccolo.
Un continuo di vessazioni, minacce e botte fino a quando la ragazza non ha trovato il coraggio di andarsene. Ma il 36enne, come troppo spesso accade, non ha accettato la volontà della sua ex di ricostruirsi una vita lontano da lui. Così, quando la scorsa notte ha trovato la donna in strada che passeggiava, in un istante le si è parato davanti. L’ha presa a pugni e calci fino a spaccarle le ossa del naso. E poi l’ha afferrata e a provato a spingerla oltre una balaustra di un belvedere, per lanciarla nel vuoto. Stavolta però il tentativo di femminicidio è rimasto tale: la 25enne è riuscita a resistere e ad opporsi. L’ex l’ha quindi lasciata a terra sanguinante ed è andato via.
Attimi terribili, il tutto è accaduto in pochi secondi, e alla fine la ragazza è riuscita a chiamare i soccorsi. Portata in ospedale, le sono state diagnosticate lesioni guaribili in una trentina di giorni. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Pozzuoli, allertati dal 112, avevano intanto individuato l’aggressore e lo hanno arrestato in flagranza differita. Ora in carcere, dovrà rispondere di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia.
E proprio mentre a Pozzuoli si consumava l’ennesima violenza sulle donne, le militanti di ‘Non una di Meno’ avevano organizzato una manifestazione in pieno centro a Napoli. In piazza San Domenico Maggiore si sono radunate per dire basta con la violenza contro le donne ricordando Ilaria Sula e Sara Campanella, solo le ultime vittime di una lunga serie di femminicidi che non si riesce ad arrestare.