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Adesso anche allagato il Parco Mascagna. Acqua scorre copiosa dal rubinetto di un bagno, nel parco del Vomero Arenella, chiuso da 10 mesi. Fango e detriti sono l’ultima istantanea dell’area abbandonata. Ufficialmente, però, sarebbe un cantiere. Ma tutto è fermo, in attesa dell’ok alla variante di progetto. In origine invece, doveva essere riaperto a febbraio. Ma i lavori di riqualificazione non sono mai partiti. Unico intervento compiuto: il taglio di 23 alberi, considerati malati. Scelta molto controversa, scatenante furiose contestazioni. E un gruppo di cittadini ieri è entrato nell’area, per documentare lo scempio attuale. Hanno girato un video eloquente. Non si potrebbe fare, perché la zona è interdetta. Ma ogni giorno penetra chiunque voglia. Scavalcano, oppure si infilano da comode entrature. Il recinto è ormai un colabrodo. E lo scenario delle immagini è desolante. Sembra un paesaggio post nucleare. C’è pure qualche voragine, ad aumentare il senso d’angoscia. Dentro hanno iniziato a gettarci di tutto. Dal fondo spunta una sedia, a far bella mostra. Il parco è alla mercé di chicchessia.

Regna il degrado pure nei locali destinati al personale. Cassetti aperti, dai quali sbucano documenti, perfino mazzi di chiavi. L’intonaco è sbriciolato sul pavimento. Incustoditi, inoltre, gli attrezzi da giardinaggio. Qualcuno getta lo sguardo oltre, verso le giostre. Si scattano altre foto. Si nota lo stato degli alberi intorno, ingabbiati dalla struttura. E sorgono nuove preoccupazioni per il loro destino. “L’estate avanza e il parco è nell’abbandono completo” dice la consigliera regionale Maria Muscarà. Evidenzia i “danneggiamenti” prodotti nel sito. Tempo fa, Muscarà ha inviato richiesta di chiarimenti al Comune di Napoli. Chiedeva di conoscere i responsabili dell’area, per i lavori e per la sicurezza. “Non ho ancora avuto risposta” sottolinea.

E una denuncia, anche alle forze dell’ordine, è stata inviata dal circolo di Napoli dei Verdi Ambiente e Società. Il coordinatore Ermete Ferraro parla di un “parco devastato”, segnalando atti di vandalismo. In più, c’è il rischio per i minori. Diversi ragazzini, incuranti del divieto, irrompono ogni giorno. Ferraro sottolinea la presenza di cavi affioranti ed “altri potenziali pericoli”. E per la “mancata sorveglianza” attacca “l’inerzia delle autorità preposte”. Sullo sfondo, resta la protesta di anziani, bambini e genitori “da troppo tempo privati di un’insostituibile area verde”.

 

Albero accanto alle giostre del Parco Mascagna