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Gli attivisti di Seadogs collective e di Mezzocannone occupato sottolineano “il paradosso di vivere una città di mare, Napoli, in cui, però, qualunque accesso alle spiagge, alle scogliere e ai luoghi di balneazione sta venendo progressivamente, anno dopo anno, privatizzato e negato”.

E se “il mare non bagna Napoli”, come recita il romanzo di Anna Maria Ortese, cosa pensi di fare? Magari una rassegna musicale. Ovvero il Deriva fest, un “festival pirata a difesa del litorale pubblico”. Un evento strutturato in tre diverse date (sabato 20 maggio, sabato 3 giugno, domenica 25 giugno). Per lanciarlo, gli organizzatori hanno affisso uno striscione sul cancello del Parco Sommerso della Gaiola. C’è scritto “Con una Onlus quante spiagge privatizzo? Spiagge libere – porti aperti”, frase affiancata dal disegno di Rich Uncle Pennybags (il simbolo del Monopoly).

L’affondo è contro il Centro Studi Interdisciplinari Gaiola, onlus riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente che porta avanti progetti di tutela e valorizzazione dell’Area Marina Protetta. “La Gaiola – sostengono gli attivisti – è il simbolo di quello che sta succedendo in città: un luogo che è passato dall’essere un aperto a tutte e tutti, a un posto elitario, il cui accesso è consentito solo tramite prenotazione, a numero chiuso”. Anche di questo si parlerà al Festival. “Deriva fest si propone di creare un ponte – spiegano – tra esperienze musicali locali emergenti ed artisti affermati sulla scena nazionale ed internazionale. L’intento è quello di colmare una voragine culturale del panorama artistico di Napoli, così ricca di musica underground e di progetti affermati, ma ancora carente di un vero e proprio festival che possa fungere loro da vetrina”.

Le prime due giornate si terranno nel cortile di Mezzocannone Occupato, spazio occupato dal novembre 2012, nell’omonima via universitaria del centro storico. L’ultima giornata, invece, si svolgerà al Vesuvio Eco Camping di San Giuseppe Vesuviano. La serata del 20 maggio sarà dedicata alla scena hip hop locale: apertura a cura di Vico, rapper emergente del quartiere Chiaia, a seguire si esibiranno Op.rot, fondatore della storica crew Ganjafarm Cru, e i Funky Pushertz, dal 2003 colonna del rap campano originaria di Torre del Greco. La seconda data, invece, sarà incentrata sulle differenti sonorità della bass music con il dj set di Wicked and Bonny – producer dub altoatesino attivo noto a livello europeo – e il live set della leggenda della tekno acidcore e Suburbass, storico producer e dj francese da anni stanziato a Praga; ad aprire sarà un’artista emergente della scena napoletana: Sveva dei Ghetto Kidz, giovane collettivo di musica elettronica. L’ultima serata presenterà line up con varie proposte di alternative music: da un lato il collettivo partenopeo Thrucollected, dall’altro Materazi Future club, progetto milanese “che coniuga il post punk, la musica elettronica e la passione per il calcio”. Headliner sarà Ecko Bazz, artista hip hop e attivista ugandese. “Un’altra esigenza a cui vuole rispondere Deriva fest – evidenziano gli organizzatori – è quella di rovesciare la narrazione mainstream della Napoli cartolina, ormai sede dell’industria del cinema e trasformata a misura di turisti e consumatori, di cui viene continuamente rilanciato l’aspetto culturale, tenendo ben nascosto il prolungato progetto repressivo nei confronti di chi porta avanti un’azione culturale e musicale antagonista”.