“Ho parlato con la senatrice Segre, era dispiaciuta di non poter venire per ragioni di salute ma era mille volte convinta di aprire una stagione di pace soprattutto per i giovani e di farlo in una giornata come quella di oggi, che è il centenario della Marcia su Roma, cioè dell’inizio di quella che è stata la più grande tragedia della storia d’Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine della manifestazione per il cessate il fuoco in Piazza del Plebiscito a Napoli. “Prima ancora del messaggio – ha detto – proietteremo un video che richiama le immagini di guerra di un secolo che si conclude con tre immagini: il ghetto di Roma, il rastrellamento dei bambini ebrei a Roma, le Quattro Giornate di Napoli, la città da cui comincia la liberazione d’Italia dal fascismo. E poi l’immagine di una ragazza iraniana che canta in lingua iraniana ‘Bella Ciao’. E’ un omaggio che volevamo fare alle ragazze dell’Iran che stanno combattendo per la libertà e per la dignità. Sono valori contrari a quelli coltivati e portati in Italia dalla marcia su Roma. Sono i valori della civiltà, della tolleranza, dell’umanesimo. Il significato è questo. Il Governo lavori, faccia quello che deve fare per il nostro Paese, noi ci auguriamo di poter assistere all’affermazione sempre più profonda e convinta dei valori di solidarietà, di antifascismo, di democrazia sostanziale, ma più semplicemente di rispetto fra le persone e i popoli”.
“Da Napoli ci sono due messaggi che si intrecciano. Il Mediterraneo significa multilateralismo e multiculturalismo e apertura ai popoli, alle culture e alle religioni. Giovani significa futuro, siamo la regione più giovane di Italia, vedete quante migliaia di ragazzi in questa piazza che è per loro perché per loro dobbiamo arrivare al cessate il fuoco e svegliare l’Italia, l’Europa dal sonno della ragione”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine della manifestazione per il cessate il fuoco in Piazza del Plebiscito a Napoli. “Mentre parliamo oggi – ha aggiunto De Luca – ci sono migliaia di giovani che muoiono in Ucraina, mutilati, deportati. Blocchiamo la guerra e inseriamo nelle Nazioni Unite una conferenza di pace alla quale chiediamo di partecipare la Cina popolare che può esercitare una pressione decisiva nei confronti della Russia e riapriamo il dialogo. Ricordiamo che in queste settimane nel secolo scorso si è trattato per fermare la guerra in Vietnam: mentre erano presenti 500mila soldati americani in Vietnam, si raggiunse a Parigi l’armistizio che fu il primo passo alla risoluzione della guerra. Dobbiamo fare la stessa cosa, chiedere e prentendere un primo passo, fermate le armi e cessate il fuoco”.
Continuare l’invio delle armi dall’Europa e dall’Italia all’Ucraina “è un tema delicato, si porrà il problema di fermare l’invio”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Se costringiamo in qualche modo – ha aggiunto – la Russia a fermare la propria azione militare, i propri missili, i propri droni e noi ci fermiamo con l’invio delle armi, possiamo consentire di insediare la conferenza per la pace e in quella sede si discuterà nel merito l’equilibrio da trovare per riportare la pace. L’Ucraina è stata armata dall’Occidente e giustamente l’abbiamo messa in condizione di difendersi, ma oggi è necessario fermarsi un attimo, tutti devono fermarsi per consentire di insediare la conferenza di pace”.