“Manna è una scelta in linea con quanto fatto da De Laurentiis. Ricordiamoci di quando è arrivato Bigon, giovane ds della Reggina che aveva appena iniziato il suo lavoro. O quando fu preso Giuntoli dal Carpi”. Così il giornalista Luca Marchetti di Sky a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre.
“E queste scelte lui le ha fatte anche con gli allenatori che non erano abituati alle grandi piazze o alle grandi pressioni – continua il giornalista – . Trovare questi dirigenti, che poi si sono rivelati degli ottimi dirigenti, è stata anche la forza del Napoli. Quindi credo che la scelta di Manna vada lungo questa traccia. Direttori giovani, con ambizione, personalità che hanno fatto un pezzo di percorso dimostrando le proprie qualità e che Manna potrebbe dimostrare domani al Napoli. Ci auguriamo che possa diventare un ottimo dirigente e ds. A chi non è convinto della scelta di Manna io direi di aspettare che faccia qualcosa perché se lo giudichiamo prima mi pare di tirare la monetina, posso aver ragione e posso anche aver torto. Diciamo che De Laurentiis ha preso una persona non ingombrante. Anche se non è detto che Manna non lo sia a livello di personalità. Di sicuro il presidente del Napoli preferisce lavorare con persone che ancora non hanno dimostrato di poter reggere questo tipo di esperienza. Credo che De Laurentiis abbia sondato anche altri profili ma, evidentemente, questo è quello che gli è piaciuto di più. Finora quello che ha fatto De Laurentiis, a parte questa stagione, ha funzionato e quindi mi auguro per Manna e per il Napoli che lui possa funzionare. È evidente che tutti abbiamo delle perplessità perché non abbiamo mai visto all’opera Manna in una grande squadra. Italiano è il nome più gettonato in questo momento e si sono sentiti spesso. Italiano gioca col 4-3-3 e riesce a dare subito un’impronta alla sua squadra come ha fatto a Trapani, a Spezia, a Firenze. Credo che oggi sia anche l’allenatore più facile da prendere perché c’è l’ambizione di poter migliorare la sua condizione, perché a Firenze, dopo la morte di Barone, cambierà molto. Certo per chiudere l’operazione bisognerà aspettare la fine del campionato ed ecco anche perché devi tenere in piedi altre situazioni. La suggestione Conte rimane in piedi forse più mediaticamente che concretamente. Un’idea affascinante potrebbe essere quella di Pioli. Io terrei, in questo momento, un po’ più defilati i discorsi che portano a Palladino, Farioli etc. Credo che il Napoli se vorrà fare una buona stagione dovrà badare bene al direttore sportivo che forse avrà 5 anni di contratto rispetto a Meluso che è arrivato con un contratto di soltanto un anno. E fare la programmazione in un solo anno non è facile. Penso che il Napoli debba ripartire da Kvara, Di Lorenzo, Lobotka che è importante in un centrocampo che, magari, deve essere rinfrescato. Il problema, secondo me, che bisogna porsi è se il nuovo corso del Napoli sarà accettato bene dalla maggior parte dello spogliatoio perché altrimenti meglio lasciar andare chi lo vuol fare piuttosto che tenerli forzatamente”, conclude Marchetti.