NAPOLI – Se fosse un allenatore di calcio, Gaetano Manfredi sarebbe un risultatista: di quegli allenatori che più il bel gioco, inseguono il risultato, anche a costo di calciare il pallone in tribuna.
Del resto, il sindaco di Napoli tifa Juventus e vi ricordate cosa ebbe a dire Massimiliano Allegri per difendere la sua filosofia di gioco? “Se volete divertirvi, andate al circo”.
E così: il primo cittadino partenopeo, a margine del primo consiglio comunale dopo la pausa estiva, bada al sodo.
E nemmeno gli arrivi di Enrico Letta e Giuseppe Conte, domani entrambi a Napoli per i fuochi d’artificio della campagna elettorale, cambiano la sua agenda: “Non sarò né con l’uno né con l’altro – chiarisce infatti Manfredi – non perché non abbia stima ed amicizia con entrambi, e non perché non sia vicino al fronte progressista. Ma l’amministrazione comunale è impegnata a portare avanti le istanze della città e crediamo che esso possa dare delle risposte. Per questo chiedo a Letta e a Conte, così come al Terzo Polo e a tutto il fronte politico nazionale, di rispondere ai bisogni di Napoli. Qui abbiamo avviato un importante percorso di rinascita, ma occorrono risposte concrete anche da parte di chi andrà a governare. Chi si farà portatore delle istanze del Sud vedrà vicina la nostra amministrazione comunale”.
E quindi: fosse dipeso da lui, prima di tutto non si sarebbe mai andati al voto anticipatamente. E poi non si sarebbe andati al voto spaccati in tre. Del resto, il modello Manfredi prevede un unico fronte contro il centrodestra, da Renzi alle formazioni a sinistra del Pd, compreso quel Movimento 5 Stelle che, non a caso, anche oggi, in consiglio comunale, con il capogruppo Ciro Borriello, gli ricorda che è lui la figura che ha la responsabilità della sintesi.
E quindi: Manfredi il risultatista, ora che è settembre, il mese delle buone intenzioni, si pone questi risultati da raggiungere.
Uno: maggiore decoro urbano e pulizia, “con interventi straordinari che partiranno già questo mese, in attesa del nuovo personale di Asìa”.
Due: migliorare la linea dei trasporti urbani, “anche se la gara dei tram è andata deserta, ma con i nuovi treni della Metropolitana che devono andare a regime. Il primo sta completando i giri di prova”.
Tre: l’apertura dei cantieri perchè “ci sono molti investimenti che devono essere concretizzati e che devono dare lavoro alla città”.
Del resto, settembre è iniziato come si era chiuso agosto. Con i disoccupati davanti al Comune a protestare bruciando le bollette. Per cui, Manfredi dice che “è indispensabile un sostegno da parte del governo”. E che il Reddito di Cittadinanza “è fondamentale e deve essere riformato solo per rafforzarlo nella parte che prevede il reinserimento lavorativo dei percettori”.
Il messaggio del sindaco risultatista è tutto riassumibile in questa frase finale: “Al di là della propaganda, mi auguro che si diano risposte concrete ai cittadini”.