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NAPOLI – “Napoli è sempre stata una città in prima linea sul fronte dei diritti civili, una città che ha sempre accolto e incluso. Che è stata sempre avanti nelle battaglie e nelle relazioni sociali”. Dopo nove mesi da sindaco, è questo il report di Gaetano Manfredi, oggi al suo primo Pride.
 
Se piazza Municipio si colora dei simboli arcobaleno Lgbt (lesbiche, gay, bisex, trans), a mettere la oltre + ai loro diritti ci pensa proprio il primo cittadino.
 
Alla domanda: il Paese è pronto per una legislazione più avanzata, ad esempio sulle adozioni per le coppie omosessuali? La sua risposta è questa:
 
Io credo che la società civile, il Paese reale sia pronto, sia più avanti della politica. E’ vero che ci sono episodi di intolleranza, episodi inaccettabili. Ma soprattutto i giovani sono molto più consapevoli dell’importanza di avere una società aperta, inclusiva, che rappresenta un valore. Su questo tema, come su quello della cittadinanza e degli altri diritti, la società è molto più avanti della politica che la rappresenta”.
 
Nella sua giunta, in ogni caso, c’è anche un uomo-simbolo della lotta per i diritti Lgbt+: l’assessore alle politiche sociali Luca Trapanese, primo single che ha potuto adottare una bambina: “La diversità è una ricchezza – dice nella piazza che lo vede per la prima volta come rappresentante delle istituzioni – Questo è un momento di grande cambiamento. Vogliamo sempre più una Napoli accogliente, una città che sia anche della diversità. Del resto, quando sono stato giudicato in grado di essere genitore lo sono stato in quanto Luca, non per la mia omosessualità. Ora cosa chiediamo? Magari proprio questo: la possibilità per tutti i single di adottare”.