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Napoli – Decreti di sequestro preventivo sono stati eseguiti dalle forze dell’ordine nei confronti di 17 persone, occupanti abusivi di 16 immobili all’interno del plesso di edilizia pubblica di via Egiziaca a Pizzofalcone n.35, a Napoli. L’indagine è stata avviata dopo l’occupazione abusiva di un immobile, avvenuta alla fine dello scorso anno ai danni di una novantenne.

I primi esiti degli accertamenti svolti dalla Squadra Mobile, dal Commissariato San Ferdinando, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Napoli e dalla Compagnia Napoli Centro, dalla Guardia di Finanza di Napoli e dalla Polizia Locale di Napoli – Unità Operativa Tutela Patrimonio, per quanto di rispettiva competenza, hanno consentito di individuare all’interno del plesso edilizio n.16 abitazioni occupate abusivamente da soggetti, taluni dei quali sarebbero riconducibili a contesti di criminalità anche organizzata.

L’attività investigativa interforze, svolta attraverso molteplici accertamenti documentali resi particolarmente gravosi dalla difficoltà di ricostruire compiutamente un sistema di assegnazioni storico e dalle conseguenti attività di sopralluogo, ha permesso di raccogliere numerosi elementi, a carico dei 17 indagati per invasione di terreni ed edifici, utili all’emissione del provvedimento cautelare reale che è finalizzato al successivo sgombero degli immobili.

“Queste due facce di…, che con questa pezza si credono gli sceriffi di Napoli… andate a prendere rapinatori e spacciatori invece di rompere alla brava gente”. A rivolgersi, in maniera irriguardosa, nei confronti delle forze dell’ordine, che stavano eseguendo un controllo, è una donna che figura tra le 17 persone indagate a Napoli alle quali oggi è stato notificato un decreto di sequestro preventivo (emesso dal gip Giuseppe Sepe) nell’ambito di un’operazione finalizzata a riportare la legalità al civico 35 di via Egiziaca a Pizzofalcone, dove 35 degli 85 alloggi presenti sono risultati occupati abusivamente da persone, anche legate ai clan, che non avevano alcun diritto. La donna, che occupa l’alloggio al quarto piano dell’ex convento dal giugno 2021, è madre di un minorenne condannato a oltre sette anni e dieci mesi di reclusione proprio per rapina aggravata e anche per tentato omicidio. Il ragazzo, malgrado la sua giovane età, ha anche denunce per rapina, furto, ricettazione e evasione.

Tra i destinatari dei provvedimenti, inoltre, ci sono anche i suoceri di una donna che, durante la trasmissione televisiva “Non è l’Arena” ha pubblicamente minacciato di morte il consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli: “Mio marito in questo momento ti sta guardando, lui non ha paura di nessuno. Meglio in carcere che morto. A te un colpo in fronte…”