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Napoli – Lo stabilimento Leonardo di Giugliano non può e non deve lasciare il territorio. Accogliamo con interesse le prospettive di crescita e di investimenti annunciate in queste ore dall’ad di Leonardo Alessandro Profumo, ma non possiamo non rilevare che la chiusura di Giugliano comporterebbe un inevitabile impoverimento in un’area nella quale già assistiamo da anni a un’inarrestabile desertificazione industriale. Non può bastare la salvaguardia dei livelli occupazionali. Gli effetti sull’indotto e sull’economia del territorio rischierebbero di essere devastanti. Nell’ultimo Consiglio regionale abbiamo fatto approvare una mozione con la quale chiediamo l’impegno della Regione Campania a farsi promotrice di momenti di confronto con il management di Leonardo e il Governo nazionale “affinché – sottolinea Saiello – si riveda il piano industriale che prevede il completo assorbimento del sito di Giugliano nel Polo del Fusaro”. Lo dichiara il presidente della Commissione regionale speciale Industria 4.0 e consigliere regionale M5S Gennaro Saiello.
Piuttosto che provare a mettere il cappello su atti e iniziative che non li hanno mai visti tra i promotori – prosegue il consigliere regionale – gli esponenti regionali della Lega spendessero piuttosto tempo ed energie nel fare pressione sul loro ministro Georgetti. Il Mise istituisse un tavolo con Leonardo, sindacati, Regione e Città Metropolitana, coinvolgendo anche esperti del settore, per capire una volta per tutte quali effetti nefasti farebbe registrare la chiusura di un sito produttivo storico come quello di Giugliano, che andrebbe piuttosto potenziato. Uno stabilimento che ha sempre fatto registrare un fatturato in crescita e le cui competenze e il cui know how non possono che tornare fortemente utili a supportare il nascente Polo del Fusaro”.