Ai microfoni di Anteprima 24, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis ha parlato dell’esonero di Mazzarri e del nuovo allenatore del Napoli: “Mazzarri – spiega – è un amico della famiglia De Laurentis, ed è soprattutto un amico del Napoli. E’ sempre doloroso esonerare un amico. Io l’ho ringraziato perché è stato disponibilissimo a venire in nostro aiuto quando ci siamo trovati in difficoltà, però bisogna anche considerare che ai tifosi del Napoli si deve riuscire a dare sempre qualcosa di più e ora cercheremo di darlo attraverso Calzona che ha lavorato prima con Sarri e poi con Spalletti. Conosce l’80% dei nostri giocatori. Vedremo se è stata una scelta intelligente sceglierlo, ma il tempo è galantuomo. Ora gli diamo il benvenuto e cerchiamo di aiutarlo senza contrasti perché sarà complicatissimo preparare in 24 ore una partita difficilissima come quella importante contro il Barcellona. Tutti dicono che loro non sono la stessa squadra di una volta, ma il Barcellona ha dei grossi giocatori”. Domani, quindi, si aprirà un nuovo corso dopo le esperienze fallimentari con Garcia e Mazzarri: “Calzona – dice il massimo dirigente dei partenopei -verrà qui domani mattina con tutti i collaboratori. Parleremo a lungo e andremo a Castel Volturno per presentarlo anche se lui non ne ha bisogno. Ci sono anche dei ragazzi nuovi nella squadra che lui non conosce che si sono aggregati a gennaio. Ci sarà giusto il tempo di immergersi in questa nuova realtà e poi dovremo scappare allo stadio perché c’è la conferenza stampa della Uefa, anche se uno dovrebbe avere il tempo di concentrarsi sulle cose serie della vita calcistica e in questo momento preparare bene la partita”. Il discorso, poi, è scivolato sul possibile ritorno di Hamsik a Napoli nello staff del nuovo allenatore: “Con Hamsik ho parlato ieri. Era molto intrigato di tornare a lavorare con la squadra che ama. Lui è un campione del Napoli che mi ha dato moltissime soddisfazioni rinunciando al Milan e alla Juve. E’ stato una bandiera azzurra”.
Le parole di De Laurentis sull’addio a Mazzarri e l’approdo di Calzona
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