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Lavori di manutenzione straordinaria da 1.5 milioni di euro in via Pietro Castellino. Li ha deliberati la giunta comunale di Napoli, lo scorso 2 settembre, su proposta dell’assessore Edoardo Cosenza. L’arteria dell’Arenella collega l’area collinare con la zona ospedaliera. Da tempo presenta particolari condizioni di criticità. Più volte i residenti hanno lanciato l’allarme.

“Sulla scorta delle segnalazioni pervenute ed – recita la delibera – a seguito delle valutazioni tecniche effettuate dal Servizio Strade, Viabilità e Traffico, è emersa la necessità di intervenire”.

Il progetto prevede, in linea generale, il rifacimento della pavimentazione in conglomerato bituminoso dei marciapiedi, per l’intero tratto, ed il rifacimento del tappeto di usura e dello strato di collegamento (binder). Questo per il tratto tra la centrale elettrica altezza civico 94 e l’incrocio con via Antonino D’Antona, non oggetto di interventi di manutenzione eseguiti negli ultimi anni. Il tappeto di usura verrà rifatto utilizzando conglomerati bituminosi di tipo basaltico. Il progetto stima il cronoprogramma dei lavori in 540 giorni naturali e consecutivi.

Secondo Rino Nasti, capogruppo di Europa Verde alla municipalità 5, è “un concreto passo in avanti per normalizzare forse la strada più pericolosa di tutto il quartiere, con un intervento finanziato dal Comune, che sarà quindi eseguito secondo i più rigorosi criteri nella selezione di standard di qualità dei materiali”. Il progetto non ha “sicuramente nulla a che vedere – aggiunge il consigliere – con i tanto sbandierati interventi elemosinati alle aziende di sotto servizi, e che durano lo spazio di qualche stagione”.

Parla di “pezza messa finalmente su una vergogna” Franco Di Mauro della rete sociale Nobox-diritto alla città, ricordando come “in passato fosse stato aggiustato solo un tratto di strada, in occasione della visita del presidente della Repubblica”. Proprio l’altroieri di Mauro è tornato a denunciare le condizioni dei marciapiedi di via Castellino, girando un video. “L’amministrazine pone rimedio – afferma l’attivista – grazie all’enorme disponibilità di risorse, di cui non disponevano i predecessori”. La rete Nobox prende atto “del colpevole ritardo con cui si mette una ‘pezza a colori’ in via Pietro Castellino, che aveva questa  necessità, ma ricordiamoci che le periferie sono assolutamente dimenticate”. Da stabilire quando aprirà il cantiere.