Confronti tra istituzioni e dibattiti su temi che vanno dal ruolo dell’artigiano oggi alla formazione, dall’internazionalizzazione alle potenzialità offerte dall’innovazione e dalle nuove tecnologie, dal cuneo fiscale alla creazione di albi di mestiere, dall’istituzione di un tavolo permanente dell’artigianato al lavoro da svolgere in vista della nuova Direttiva sulle Indicazioni Geografiche non alimentari, che potranno essere iscritte nel Registro internazionale della proprietà intellettuale già a partire dal 2025. È questo il ricco programma di lunedì 15 aprile quando a Napoli, in villa Doria d’Angri, si celebrerà la Giornata nazionale del Made in Italy, voluta dal Mimit per promuovere il lavoro dei maestri artigiani, che sono gli ambasciatori delle nostre eccellenze nel mondo.
L’evento dal titolo “Napoli crea”, promosso dall’associazione Le Mani di Napoli, è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo. “Le Mani di Napoli – ha spiegato il presidente Gennaro Maresca – dimostra quanto non sia vero che a Napoli e nel Mezzogiorno le realtà associative stentano a partire. Noi siamo la dimostrazione, invece, che, anche in un comparto notoriamente competitivo come quello della moda fare squadra e fare sistema è possibile, non solo al nostro interno. L’evento che andiamo a proporre, infatti, è aperto anche a importanti realtà di altri settori. Nel nostro caso parliamo di “artigianato di immagine” perché riverbera il proprio prestigio non solo su chi ne indossa i prodotti ma sul Paese tutto perché produrre prodotti preziosi significa determinare tendenze del gusto seguite in tutto il mondo”.
MARESCA (LE MANI DI NAPOLI): “L’ARTIGIANATO VALE IL 15% DEL PIL”
a ricordato che “l’artigianato vale il 15% del Pil” ribadendo l’importanza di “lavorare al fianco della politica per suggerire le vie per migliorare il nostro prestigio, che poi ha evidentemente il suo peso anche sul sistema economico. Noi chiediamo leggi, vicinanza, un aiuto di tipo organizzativo. Per di più ci avviciniamo al momento importantissimo del 2025, con l’Ue che darà la possibilità anche ai prodotti non alimentari di ottenere l’indicazione geografica protetta“.
“Napoli – ha sottolineato l’assessora al Lavoro e alle Politiche giovanili del Comune Chiara Marciani – ha tanto da dire sull’artigianato e ha tante eccellenze nell’artigianato, basti pensare alla moda, all’arte presepiale o all’arte orafa. Siamo molto contenti di ospitare la presentazione di questa giornata del 15 aprile, ricordando che il Comune è impegnato non solo a sostenere le attività artigianali, ma anche a fare in modo che venga conservata la tradizione dando opportunità lavorative ai giovani. Vorremmo che ci fosse innovazione, ma preservando le nostre antiche tradizioni”.
Per Armida Filippelli, assessora alla Formazione della Regione Campania, è fondamentale “dare valore alle maestranze e, insieme alle associazioni e agli imprenditori, studieremo ogni vocazione territoriale e rafforzeremo le scuole di mestieri, potenziando quello che già facciamo con i percorsi duali dedicati all’artigianato e a questa tradizione meravigliosa di cui è ricca tutta la Campania, in tutti i comparti. Sono felice, poi, che finalmente ci sia anche questa ribalta nazionale perché Napoli la merita, dà linfa a tanti settori con prodotti d’eccellenza, dalla sartoria all’oreficeria, alla lavorazione delle pelli. Questo protagonismo è giusto”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Damiano Annunziato, vicepresidente di Le mani di Napoli, Vincenzo Capuano, presidente di Le botteghe di San Gregorio Armeno, Pasquale Della Pia, consigliere Assocalzaturifici e sezione Moda dell’Unione Industriali, e Valter Luca De Bartolomeis, dirigente dell’istituto Giovanni Caselli e direttore dell’Its Capodimonte Campania.
ANNUNZIATO: “IL 15 APRILE SARÀ UN GIORNO IMPORTANTE”
“Per noi delle Mani di Napoli con tutta la città è stata una grossa opportunità che abbiamo preso al volo – ha sottolineato Annunziato -: il 15 aprile sarà un giorno importante perché negli anni Napoli ha lottato per creare un polo dell’artigianato, dopo Milano e Firenze. Il ministro Urso ha creato qualcosa di veramente importante, che può gratificare una città che vive di artigianato e che sprigiona poesia e passione”,