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Siamo di fronte a un taglio della scuola pubblica, di fronte a una questione salariale enorme che non viene affrontata, siamo di fronte al permanere di una precarietà che non ha precedenti, mentre il Paese ha bisogno non solo di investire nella scuola per i giovani, ma ha bisogno che la formazione diventi un diritto permanente, garantito, a tutte le persone che lavorano”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell’assemblea promossa dalla Flc Cgil all’istituto “Sannino-De Cillis” di Napoli per la presentazione delle candidate e dei candidati ai prossimi rinnovi delle Rsu della scuola.
La logica con cui si sta muovendo questo governo e il ministro – secondo Landini – è esattamente il contrario di quello di cui noi abbiamo bisogno. Per queste ragioni diventa fondamentale, invece, invertire una tendenza e tornare a investire. Per farlo bisogna che questo governo vada a prendere i soldi dove sono, combattendo l’evasione fiscale, tassando la rendita finanziaria e la rendita immobiliare, tassando i profitti e gli extra profitti perché quello che sta succedendo è, in realtà, una progressiva privatizzazione dei diritti fondamentali, a partire dal diritto alla conoscenza e al diritto alla salute”.
 
“Siamo in presenza di un attacco all’esistenza stessa del contratto nazionale di lavoro. Quello che sta avvenendo nel settore pubblico è chiarissimo, cioè con un’inflazione del 18% il governo vorrebbe imporre aumenti del 6% cioè vorrebbe programmare la riduzione del potere di acquisto dei salari anziché tutelare il potere di acquisto dei salari e anche nel settore metalmeccanico sta succedendo questo e cioè non vogliono rinnovare il contratto e vogliono addirittura non affrontare il problema non solo del salario ma anche dell’orario di lavoro e di come le persone affrontano questa fase di cambiamento e di transizione”. E’ quanto ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell’assemblea dei candidati Flc Cgil alle prossime elezioni per le Rsu.
Credo che lo sciopero unitario che i metalmeccanici fanno venerdì 28 marzo – ha aggiunto Landini – sia un segnale molto importante, hanno il pieno sostegno della nostra confederazione perché è evidente che la difesa dei contratti passa attraverso il loro rinnovo, ma c’è necessità che in questi rinnovi il potere di acquisto dei salari venga assolutamente difeso e garantito, cosa che non sta facendo il governo e cosa che non vogliono fare le imprese metalmeccaniche”.
 
Siamo nel pieno dell’avvio della campagna elettorale. Pensiamo che sia necessario lavorare per raggiungere il quorum, obiettivo non facile, ma credo che sia possibile proprio perché i referendum, a differenza delle elezioni politiche o delle elezioni amministrative, permette ai cittadini di votare non per questo o per quel partito o per questo o per quel governo, ma permette ai cittadini di poter decidere direttamente loro con un voto, non debbono delegare nessuno”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell’assemblea dei candidati alle prossime Rsu della scuola all’istituto Sannino-De Cillis.
I referendum – secondo Landini – hanno un grande valore, non solo democratico ma anche perché, se raggiungiamo il quorum, questo determina il giorno dopo per milioni di persone un miglioramento dei propri diritti. Vuol dire che 2 milioni e mezzo di persone che oggi non hanno la cittadinanza pur lavorando nel nostro Paese, pagando le tasse da anni nel nostro Paese, il giorno dopo ce l’avranno, vuol dire che più di 4 milioni di persone che oggi non hanno la tutela contro i licenziamenti ingiusti perché semplicemente assunti dopo il 2015 perché semplicemente giovani, torneranno ad avere questa tutela. Dal giorno dopo non sarà più possibile usare i contratti a termine come forma di precarietà e di periodo di prova e di assunzione normale. I dati dicono che purtroppo stanno aumentando le morti sul lavoro anche in questi primi mesi dell’anno”.
Il nostro referendum – ha concluso Landini – dice una cosa fondamentale: siccome la maggioranza dei morti e degli infortuni sul lavoro avviene lungo la filiera degli appalti e dei subappalti, banalmente il nostro referendum dice che l’impresa che decide di utilizzare un appalto, rimane lei responsabile di quello che succede sul piano della salute e della sicurezza per tutti i lavoratori lungo tutta la filiera. Quindi sono referendum che permettono di migliorare immediatamente la condizione di vita e di lavoro delle persone e dentro una crisi democratica come quella che stiamo vivendo, penso che sia fondamentale che le persone difendano la democrazia praticandola e andando a votare”.