“Per uno strano caso del destino – dichiara Renato Carpentieri – nel film di Mario Martone “Noi credevamo”, ho interpretato Carlo Poerio, il personaggio che era stato prigioniero proprio al Carcere borbonico del Castello Aragonese. Quindi, venire all’Ischia Film Festival è per me una doppia grande emozione. Rivivo, in prima persona, le emozioni che, a sua volta, ha vissuto tramite me un mio personaggio. Guardando indietro, non volevo fare l’attore teatrale, volevo fare il fisico. Poi, all’Università scelsi la Facoltà di Architettura. La passione per la recitazione l’ho sempre avuta; il Cinema, però, è arrivato tardissimo. Ho girato il mio primo film nel 1989, all’età di 46 anni. Oggi, dopo tanti anni, non smetto di avere in cantiere diversi progetti e di svolgere il mio mestiere con vivo entusiasmo. Sono contento di essere all’Ischia Film Festival, una rassegna di grande qualità, dedicata al Cinema del Paesaggio. Quello che adoro di questo festival è l’atmosfera amichevole, si avverte il gioco di squadra che funziona bene grazie alla direzione di Michelangelo Messina. Ovviamente, il luogo dove si svolge, il Castello Aragonese è meraviglioso e Ischia è incantevole”.
“Ho rincorso per molto tempo Renato Carpentieri; abbiamo già avuto in programma alcune pellicole da lui interpretate, e poterlo finalmente avere qui e premiarlo con l’Ischia Film Award alla carriera è per noi tutti un onore. Un premio per il gigante che è stato con i suoi personaggi che hanno raccontato la storia del nostro Paese. Questa è per noi una edizione particolare dell’Ischia Film Festival, che segna un po’ il nuovo corso di una manifestazione che negli anni è cresciuta sempre di più attraverso gli ospiti, le pellicole e le mostre abbinate. Ringrazio la famiglia Mattera che ospita presso il Castello Aragonese, da sempre, questo Festival e che da oramai 21 anni ha sposato con noi questo progetto che si chiama Cinema e Territorio, non solo per illustrare le bellezze dei luoghi, ma anche raccontarne l’identità culturale attraverso il Cinema. Quest’anno abbiamo posto l’accento ancora di più sulla necessità di tutelare e curare l’Ambiente attraverso la cultura, per costruire al meglio il nostro Futuro” ha dichiarato il Direttore Michelangelo Messina.
La serata presso la Cattedrale dell’Assunta è stata aperta dalla proiezione, in anteprima campana, di Norwegian Nature, Suburbia and the Creatures living there (Regno Unito, 2022) di Rolf Christian Heldal: “La solitudine è solo una delle chiavi di lettura del film, ma l’opera si presta a diverse interpretazioni. Per trovare la mia fonte di ispirazione, ogni volta parto da un processo creativo che, poi, cerco di sviluppare ulteriormente. L’aspetto che mi interessa è vedere e capire il pubblico come recepisce il mio messaggio e come lo completa con la sua risposta.”
E’ stata, poi, accolta con grande entusiasmo la proiezione di La Giunta (Italia, 2022). Il film documentario racconta l’esperienza politica di Maurizio Valenzi, il primo sindaco “rosso” della città di Napoli. L’incontro è avvenuto con il regista Alessandro Scippa, figlio di un assessore dell’epoca, con la produttrice Antonella di Nocera e con l’attore protagonista, Renato Carpentieri.
Di Nocera: “La presenza di mio padre all’interno dell’opera è stata una sorpresa di Alessandro, anche se è stata la causa scatenante di questa avventura. Fino a questo momento, abbiamo avuto tanti consensi: l’unico documentario forse in Italia a rimanere nei Cinema per oltre cinque settimane”
Scippa: “Realizzare questo film è stato per me un onore e un omaggio al tempo stesso a mio padre che è riuscito a vederlo prima di lasciarci. L’opera racconta di un periodo storico di Napoli che ha segnato un po’ anche la sua rinascita, una vera e propria svolta. E sono molto contento che venga proiettato qui, ad Ischia, luogo molto amato dalla famiglia Valenzi. Voglio infatti sottolineare che il video amatoriale di famiglia che si vede nel film è realizzato proprio su questa isola, dove Valenzi fu anche consigliere comunale, nello specifico a Forio, prima di diventare sindaco di Napoli”.
Renato Carpentieri, in occasione dell’incontro che ha preceduto la proiezione del film La Giunta, presso una gremita Cattedrale dell’Assunta, ha condiviso con il pubblico alcune riflessioni sul mondo del cinema attuale: ”Mi sembra che alcuni film siano fatti troppi facilmente, che vanno perduti. Ma ciò che mi preoccupa di più, in questi tempi, è che gli attori, specialmente i giovani si stanno “facendo di cinema”. C’è una situazione diversa. Con le grandi piattaforme c’è la necessità di produrre tanto materiale per riempirle, il tempo libero è aumentato… anche se questo riempimento viene fatto con cose predeterminate, ciò che mi preoccupa è che, per esempio i casting ora vengono fatti attraverso piccole foto. Credo che sia impossibile ciò. Una volta gli addetti di casting e i registi andavano in giro a teatro ad esempio a vedere le persone e selezionarli. Ora solo in foto e per la faccia, come si fa a selezionare l’attore? Sembra che non è più richiesto, da parte degli attori, alcuno sforzo. Gli attori non devono, in qualche modo contribuire da un punto di vista linguistico, il loro modo di appartenere ad una storia. Ora questa cosa mi sembra sparita”.
Piazzale delle Armi è stata la location destinata a Sur la tombe de mon perè (Francia, 2022) di Jawahine Zentar: “Sono felice di essere all’Ischia Film Festival che celebra il binomio Cinema/Luoghi. La scelta della location per la mia opera è stata molto importante. Inizialmente, volevo scegliere il luogo natio di mio padre; purtroppo ciò si è rivelato troppo complicato. Abbiamo, allora, cercato un luogo in Marocco che somigliasse al paese d’origine di mio padre: lo abbiamo trovato, era molto accogliente e meraviglioso. Era il palco giusto per la mia storia.”
A seguire vi è stata la proiezione, in anteprima campana, di Mountain Onion (Kazakistan, 2022) di Eldar Shibanov.
Infine, Casa del Sole ha ospitato le proiezioni di Holy Water (Polonia 2023) un’anteprima italiana del regista Andrei Kutsila e le anteprime campane Estrellas del desierto di Katherina Harder e The illusion of abundance (Belgio e Colombia, 2022) di Erika Gonzalez Ramirez e Matthieu Lietaert.
Oggi, venerdì 30 giugno, sarà la giornata dedicata anche alla scoperta di culture orientali con un focus sulla Cina: presso la Cattedrale dell’Assunta, vi sarà una particolare finestra sul cinema cinese, con la proiezione in anteprima campana di The silent whistle (Cina, 2022) di Li Yingtong e in anteprima europea di How (Cina, 2023) di Liu Teng, preceduta da un incontro con Yahan Lei.
Piazzale delle Armi sarà il luogo naturale della proiezione della pellicola Ti mangio il cuore (Italia, 2022) di Pippo Mezzapesa, il quale sarà protagonista dell’incontro condotto dal Presidente Onorario del Festival, professor Gianni Canova che precede la visione del lungometraggio inserito nella sezione “Best Of”.
La Terrazza Casa del Sole ospiterà la proiezione dell’anteprima campana Bergie (Sud Africa, 2023) di Dian Weys; di The sprayer (Iran, 2022) di Farnoosh Abedi; dell’anteprima campana Palestine 87 (Palestina, 2022) di Bilal Alkhatib e dell’anteprima europea The voice of the Arctic (Russia, 2022) di Ivan Vdovin.