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La notte scorsa, la piccola comunità di Camposano, in provincia di Napoli, è stata scossa da una tragedia che ha lasciato tutti nello sgomento e nel dolore. Lucia Passariello, una giovane donna di 27 anni, è stata investita e uccisa da un’automobile guidata da un uomo che, secondo le prime indagini, aveva assunto alcol. Lucia, una giovane madre, lascia una bimba di soli sette anni e un marito, oltre a un’intera famiglia che ora piange la sua scomparsa. Tra i più colpiti, il fratello Pasquale, che ha condiviso sui social un messaggio straziante: “Dio porta con sé sempre le persone più belle, ancora non ci posso credere… un pezzo di me è andato via con te sorellina mia mi mancherai e ti giuro che ti farò giustizia se a ben poco serve. Ti amo sorellina mia”.

Le autorità locali, intervenute prontamente sul luogo dell’incidente, hanno sequestrato l’auto del 26enne che ha investito Lucia. Dai primi accertamenti, è emerso che i documenti di circolazione dell’uomo erano in regola e il veicolo era assicurato. La salma di Lucia sarà sottoposta ad autopsia presso il II Policlinico di Napoli, per chiarire ulteriormente le dinamiche e le cause della sua morte. Questo tragico evento ha sollevato un’ondata di commozione e solidarietà nella comunità di Camposano e sui social network. Amici, conoscenti e semplici cittadini hanno espresso il loro cordoglio e vicinanza alla famiglia Passariello, con messaggi di affetto e sostegno. Il caso è ora sotto l’attenta analisi delle forze dell’ordine, che stanno lavorando per ricostruire nel dettaglio gli eventi che hanno portato alla tragica perdita di Lucia. 

Il sindaco di Camposano, Franco Barbato, è stato tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente, dove è stata investita ed uccisa Lucia. “Nella mia vita ne ho viste di cotte e di crude e non mi sono mai impressionato ma quello che ho visto ieri sera non mi era davvero mai successo“, racconta. “Era da poco terminato il consiglio comunale quando ho ricevuto una telefonata dalla presidente del Consiglio. Era insieme al suo fidanzato infermiere, intorno alle 22, e stava prestando i primi soccorsi – dice all’ANSA – mi sono precipitato anche io e ho visto quella povera ragazza, il corpo sbalzato, colpita alle spalle, una morte assurda”. C’erano le bimbe, in quella strada, le nipotine di Lucia, “non credo abbiano visto, erano davanti alla zia”. E c’erano, subito dopo, “i parenti giustamente arrabbiati, si è creata una folla che era tanto tanto arrabbiata con l’investitore. Si è rischiato il peggio ma per fortuna lo hanno subito portato via”. Il primo cittadino non conosceva Lucia, ma l’automobilista che l’ha uccisa e che aveva assunto alcol, sì. “E’ di Camposano e prima di fare il vigile urbano a Portici, lo ha fatto quattro mesi anche qui da noi – spiega – Non ho parole nemmeno per questo perché è sempre stato un ragazzo attento, non uno di quei bulli che inseguo la notte, un bravo ragazzo”. Ora il sindaco promette una vera e propria lotta per assicurare la sicurezza stradale. “Lunedì chiederò al prefetto di Napoli un incontro immediato affinché la sicurezza sia una priorità – aggiunge – c’è chi dice che i limiti di velocità non servono, chi toglie gli autovelox e poi i cittadini chiedono a noi sindaci di essere giustamente tutelati”.

“Sempre lunedì Camposano avrà un nuovo comandale della polizia locale – dice ancora – in questi giorni abbiamo assunto altri vigili e da lunedì avremo dieci unità operative. Metteremo in atto un vero e proprio coprifuoco contro i pirati della strada. Perchè non è proprio possibile che si possa morire come la povera Lucia”.