Intelligenza femminile vs intelligenza maschile; è questo il tema cui è stato dedicato uno degli eventi dell’ultima edizione di Futuro Remoto. La Kermesse, giunta ormai alla sua 37ª edizione, e dedicata quest’anno al tema Intelligenze, sta attirando a Città della Scienza centinaia di studenti e visitatori. Oltre ai temi più evidentemente connessi alla scienza, nella conferenza spettacolo ospitata in sala Newton a partire dalle 11,45, si è dedicato un importante spazio al mondo classico. Un parterre di straordinario calibro ha visto interagire sul palco Maurizio Bettini, latinista e antropologo di fama internazionale (Università degli Studi di Siena), Silvia Romani, (Università Statale di Milano), e Agliaia McClintock (Università del Sannio) in un dibattito intitolato Metis e Logos. Femminile contro Maschile: i tre esperti, rispettivamente Presidente e membri del Centro di Antropologia del Mondo Antico, hanno catturato l’attenzione dei moltissimi di studenti in sala, provenienti da diversi istituti secondari superiori della città, recuperando racconti e riflessioni sul mito classico.
Al centro della discussione, la riflessione su due tipi di intelligenza contemplati nella lingua e nella cultura greca antica: da una parte la Metis, un’intelligenza intuitiva, volta alla risoluzione dei problemi che man mano si incontrano nell’esistenza, capace di escogitare soluzioni efficaci ed estemporanee. Un tipo di intelligenza ritenuto in sintonia con la sfera femminile, sebbene incarnato anche da eroi e divinità quali Hermes, Ulisse e Prometeo; dall’altra il Logos, l’intelligenza razionale, metodica, finalizzata a un obiettivo: il tipo di intelligenza alla base del sistema filosofico aristotelico ma anche della scienze moderne, il cui primo riferimento può essere individuato nel dio Apollo. Simpaticamente intervistati dai relatori, i ragazzi in sala si sono espressi sul tema, dicendosi più vicini alla Metis, forse più vicina allo spirito partenopeo, che al Logos.