Lorenzo Insigne continua a fare il tifo per il “suo” Napoli, senza far trasparire alcuna nostalgia di casa. In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, l’ex capitano azzurro non intende parlare di Scudetto: “Non sarò io a sbilanciarmi, ne abbiamo passate troppe e preferisco rifugiarmi nella scaramanzia, ma sono il primo tifoso, li seguo da lontano e dopo ogni partita mando i complimenti a tutti“.
Insigne ha esultato dopo il 5-1 alla Juventus: “Un risultato incredibile, ho esultato tantissimo. Per noi napoletani ha sempre un sapore speciale batterli, figuriamoci così. Spalletti sa perfettamente quali corde toccare con i calciatori. Con Sarri eravamo entusiasmanti ma ci mancava qualcosina“.
Sugli ex compagni di squadra: “Osimhen migliora a vista d’occhio, il suo potenziale sta venendo fuori, può diventare il miglior centravanti d’Europa. Lobotka sta facendo cose pazzesche. Devo essere onesto, quando c’ero io non era il giocatore che è adesso“.
Sull’esperienza in Canada: “Sta andando benissimo, più di quanto mi aspettassi. Il calcio qui è diverso, non c’è la ricerca ossessiva della vittoria. In Mls sono il calciatore più rappresentativo e questo mi riempie d’orgoglio, sia il club sia la Lega hanno progetti molto importanti per me“.
Sulla Nazionale: “Con Mancini abbiamo un ottimo rapporto, sa che da parte mia c’è la totale disponibilità e che per me la Nazionale è un onore. Mi dispiacerebbe non essere convocato, ma accetterei la scelta e andrei per la mia strada“.