Napoli – Ancora minacce e episodi di violenza negli ospedali di Napoli. Questa volta nel mirino è finita un’infermiera dell’ospedale Santobono, minacciata da una donna che aspettava il suo turno e che ha pure danneggiato un termo-scanner del pronto soccorso. Sul posto è arrivata la polizia, che ha bloccato la donna e l’ha denunciata.
I fatti si sono verificati ieri sera, quando gli agenti del commissariato Arenella sono intervenuti presso il pronto soccorso del “Santobono” dove era stata segnalata l’aggressione ad un’infermiera. I poliziotti hanno accertato che, poco prima, una donna che aveva accompagnato la figlia per una visita, aveva cominciato a lamentasi per i tempi di attesa lunghi, arrivando poi a minacciare un’infermiera e danneggiando il termo-scanner del pronto soccorso. La donna, una 22enne napoletana, è stata denunciata per minacce a pubblico ufficiale e danneggiamento.
“Sabato sera l’ospedale pediatrico Santobono di Napoli è stato teatro di una nuova aggressione ai danni di un’infermiera. L’autrice della violenza è stata denunciata ma, come sempre accade in questi casi, è tornata subito in libertà. Una circostanza che alimenta i comportamenti violenti nei nosocomi che diventano sempre più un far west”. Lo afferma il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, il quale chiede che “la donna venga condannata non solo per il grave gesto compiuto ma sia anche costretta a risarcire i danni provocati all’infermiera e alla struttura”.
“Non è pensabile – aggiunge – che sia sempre la collettività ad accollarsi le spese dei comportamenti violenti altrui.
Occorre fermare la deriva di violenza che investe gli ospedali campani quotidianamente attraverso la presenza di presìdi fissi delle forze dell’ordine e di pene più severe per gli aggressori”.