Sono 156 incidenti in tre anni, di cui uno mortale. Il triste record è di via provinciale Montagna Spaccata, lunga arteria divisa tra Soccavo e Pianura. E non ha paragoni con altre strade della municipalità 9, ma non solo. Il dato emerge da un report del Comune di Napoli, elaborato dall’Area Sicurezza Polizia Locale. E per il 2024 risulta perfino parziale. Il documento è stato appena trasmesso alla municipalità. Nell’ultimo triennio, sei persone hanno perso la vita, per sinistri stradali a Soccavo Pianura. Una nell’anno appena trascorso. Ma a colpire è il tasso di via Montagna Spaccata. Gli incidenti sono stati 53 nel 2024 (28 solo danni, 25 con lesioni), 55 l’anno prima (26 solo danni, 28 con lesioni, uno mortale), 48 nel 2022 (24 solo danni, 24 con lesioni). Neppure avvicinabili le cifre delle altre strade. L’anno scorso, via Pisani a Pianura è stata la seconda per sinistri stradali (13). Nel 2023 si segnalava via Giustiniano a Soccavo (12). E l’anno prima ancora, viale Traiano (18), sempre a Soccavo.
In via Montagna Spaccata, peraltro, non è uniforme il dato dell’incidentalità. Ad esempio, il report analizza i sinistri localizzabili tra il civico 5 ed il civico 121. In tale tratto, “nel 2024 nessun sinistro, nel 2023 abbiamo 3 sinistri stradali e nel 2022 è stato registrato un solo sinistro”. Via Montagna Spaccata si distingue, in negativo, anche per un’altra circostanza. Parlando di investimenti pedonali, in generale risultano una tipologia di sinistro senza “particolare rilevanza”. Fanno eccezione proprio questa strada (n.2 investimenti nel 2022, n.1 nel 2023 e n.1 nel 2024), e via Giustiniano (n.3 investimenti nel 2022, n.1 nel 2023 e nessuno nel 2024). “Va evidenziato inoltre che – si legge – il dato dell’incidentalità appare, da un riscontro puramente numerico, stabile nell’ultimo triennio eccetto per la Via Pisani dove la frequenza di incidenti stradali è in crescita (5 nel 2022, 8 nel 2023 e già 10 nel 2024)”. Sulle cause, il report ha pochi dubbi. Sono collegati alla violazione delle norme comportamentali: velocità non commisurata alle situazioni ambientali, precedenza o prudenza in prossimità delle intersezioni (in particolar modo su via Padula), distanza di sicurezza tra veicoli (specie in via Montagna Spaccata), cautele da adottare durante le manovre (in particolar su via Padula e viale Traiano). Circa l’opportunità di installare dossi stradali, una riflessione è suggerita per viale Traiano, via Domenico Padula e via Pisani. “Sebbene la frequenza di incidenti – si precisa – non sia elevatissima, il dato dei sinistri con lesioni, che risulta superiore rispetto a quelli con solo danni a cose, impone la valutazione di interventi di mitigazione del rischio”.
“Ben vengano questi dati statistici che – dice Giovanna Lo Giudice, consigliera municipale del Pd –focalizzano i punti critici e cercano di mitigare il livello di incidentalità dovuti all’alta velocità con i dissuasori, ma bisogna anche concentrare l’azione politica/programmatica sulla sistemazione e manutenzione ordinaria delle strade che con la sagoma deformata dovuta a radici di alberi, alle buche e che è un altro fattore, più che la velocità, che mette a repentaglio la pubblica e privata incolumità“. Ma le insidie non sembrano finite. “Oltretutto – sottolinea la consigliera – le batterie dei cassonetti in prossimità, o sulle stesse strade citate spesso non permettono una fruibilità pedonale sui marciapiedi ai pedoni o chi fa attività fisica, rendendole pericolose a pedoni, disabili, anziane o mamme con passeggini che devono attraversare la carreggiata”. Lo Giudice fa un appello alle istituzioni, “affinché si programmi una serie di interventi anche alle sagome stradali ormai deformate”.