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E’ comparso davanti al gip del tribunale di Napoli Nord il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, indagato nell’ambito di una indagine sulla gestione del servizio dei rifiuti. Pirozzi, assistito dall’avvocato Marco Sepe e dal professore Vincenzo Maiello, alla presenza del sostituto procuratore Cesare Sirignano, che ha chiesto l’emissione della misura degli arresti domiciliari, ha ricostruito quanto fatto dal giorno del suo insediamento, ovvero dal mese dell’ottobre 2020, quando l’appalto era già stato aggiudicato, e dei suoi rapporti con la ditta incaricata della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, respingendo tutte le accuse.    
Per gli investigatori Pirozzi non avrebbe contestato alcune ‘penali’ alla ditta. E la ditta avrebbe poi assunto due persone segnalate dallo stesso sindaco. Il primo cittadino di Giugliano ha respinto però tale ricostruzione ribadendo di aver contestato all’impresa penali per oltre un milione di euro; cifra nettamente superiore a quelle contestate in precedenza.  Pirozzi inoltre ha risposto anche in merito alla pulizia del campo rom.    
Nei prossimi giorni dinanzi al gip dovrà comparire invece l’ex sindaco di Giugliano, Antonio Poziello che secondo l’accusa avrebbe facilitato l’appalto in cambio di soldi. Anche per Poziello, che nel frattempo si è dimesso dalla carica di consigliere comunale, il pm ha chiesto i domiciliari.    
Quella della gestione del servizio rifiuti è un’indagine molto ampia con diversi indagati e che riguarda anche il Comune di Marano. Al termine degli interrogatori il gip, Vincenzo Saladino, deciderà se accogliere o respingere le richieste avanzate dall’ufficio inquirente.    
Pirozzi, nelle scorse settimane, appresa la notizia di essere sotto indagine si è autosospeso dal Pd. Il partito, quattro giorni fa, ha chiesto però al sindaco di procedere all’azzeramento della giunta.