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A Forcella, cuore del centro storico di Napoli. E’ domenica sera. Una moto lanciata a tutta velocità, in una scorribanda tra i vicoli stretti, forse come esibizione di forza, travolge una ragazza che sta servendo ai tavoli di un ristorante. Lei cade a terra, gravemente ferita.

Lo scooter rimane sul posto. Poco dopo gli autori del raid ritornano, aggrediscono il personale del ristorante e anche due turisti spagnoli, uno dei quali viene ferito con un coltello. Poi scappano. Un fatto gravissimo, che per giorni non ha nessuna eco. Uno sfogo vocale su una chat dei commercianti della zona fa diventare virale l’indignazione per quanto accaduto La ragazza, ancora in ospedale, sta un po’ meglio ma il decorso è ancora lungo.

Oggi, per esprimere vicinanza e solidarietà a lei e alle altre vittime dell’aggressione, ai commercianti della zona, in via Tribunali un’iniziativa davanti al ristorante dove tutto è accaduto, il ‘Cala la Pasta’, di proprietà del marito della ragazza, Raffaele Del Gaudio. Un flash mob per dire no alla prepotenza camorristica promosso dall’associazione dei commercianti guidata da Antonio Raio.Raffaele, Danilo, Fabio hanno scelto di restare a Napoli. Non andare via. Costruire tra i vicoli il loro futuro e coltivare la speranza di una città diversa. Hanno investito il Tfr del loro papà e partecipato al bando ‘Resto al sud’. Cosi è nato il ristorante in via dei Tribunali ‘Cala la pasta’. E domenica scorsa, su questa storia in discontinuità è scesa la notte più buia. Veronica, in queste ore, lotta tra la vita e la morte. E loro, nonostante tutto, hanno denunciato gli aggressori. Una paranza violenta che minaccia e incute paura e tiene sotto scacco cittadini e commercianti, che vivono nella paura e diventa difficile denunciare. Raffaele, Danilo, Fabio con l’associazione commercianti AForcella, invece, ci hanno messo la faccia. Questa è una storia che riguarda noi tutti. È una storia di una città che deve riprendersi il suo diritto al futuro. Ciò che è accaduto a ‘Cala la pasta’ è un episodio da non sottovalutare, una spia seria di un fenomeno nuovo: quello dell’ideologia camorrista”, ha detto il senatore Sandro Ruotolo presente al flash mob.